Sos natalità, l’Italia di fronte alla sfida demografica del secolo: “Mai così pochi figli”

L’Istat ha comunicato, attraverso una conferenza stampa dedicata, i dati demografici del 2024. Sono state espresse molte preoccupazioni, ma anche i punti di forza del nostro Paese.

una famiglia si abbraccia
Istat, dati demografici del 2024 preoccupanti: in Italia non si fanno più figli, ma c’è una svolta (Notizie.com)

La prima cosa che è stata specificata è che la popolazione in Italia al 1 gennaio di quest’anno è di 58.934 milioni di residenti di cui il 5,4% di stranieri. Il problema principale rimane quello legato al fatto che non si fanno più figli. La fecondità si attesta ai minimi storici con 1.18 figli per donna superando il precedente di 1.19 che risaliva addirittura al 1995. Cresce la speranza di vita con 83.4 anni che indicano quasi 5 mesi in più rispetto appena il 2023, una svolta che ci mantiene sopra i livelli minimi.

Sono in aumento gli espatri, con 156mila persone e il +36.5%, e dell’immigrazione, con 382mila e il +1%. Sono 217mila le nuove acquisizioni di cittadinanza italiana. Un dato che dimostra come l’integrazione sociale stia diventando uno dei punti di forza per avere un paese florido e che non crolli dal punto di vista numerico.

Calo demografico, ecco le regioni più colpite

Il calo demografico è stato più intenso soprattutto nelle aree interne del Mezzogiorno con -4.7 per mille. Non basta la crescita del Nord per contrastare questa discesa, che è legata ovviamente anche alle condizioni economiche precarie che impediscono di fare più figli.

ragazzi a mane alte
Calo demografico, ecco le regioni più colpite (Notizie.com)

Le cittadinanze di origine con il peso maggiore sono quelle legate a cittadini provenienti da Albania, Marocco, Romania, Argentina, India e Brasile. Gli stranieri oggi incidono sulla popolazione per il 9.2%. E proprio queste sono le nazionalità che riescono ad alzare la media delle nascite.

I decessi sono stati 651mila con un tasso di mortalità pari a 11% rispetto all’11.4% dell’anno precedente. Si parla di nati residenti in Italia col numero 370mila e cioè un 10mila in meno rispetto all’anno precedente con un calo dunque del 2.6%. Il tasso di Natalità è in crollo e tocca il valore più basso della storia. La regione con la fecondità più elevata è il Trentino Alto Adige, seguito da Sicilia e Campagna, la più bassa è la Sardegna.

De Palo (Fondazione per la Natalità): “Scelte concrete o partita persa”

Tra i dati che fanno riflettere è legato ai sei milioni di persone che abitano da sole e una buona percentuale è di anziani. Altro dato preoccupante legato alle difficoltà di questi ultimi. Possiamo parlare di un paese sano ma che si trova a dover fare i conti con il dato delle natalità che rischiano di diventare sempre più un problema da gestire e al quale è necessario trovare una soluzione il prima possibile.

Purtroppo i dati Istat odierni non fanno che confermare quello che stiamo dicendo ormai da parecchi anni. – ha commentato il presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo – iniziamo seriamente a fare delle politiche impattanti, concrete e durature nel tempo oppure la partita della natalità e quindi della crescita economica, della coesione sociale, della solidarietà intergenerazionale, del mantenimento del sistema sanitario, del mantenimento del sistema pensionistico, sarà persa“.

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