Bruce Springsteen ha svelato un mistero ai suoi fan, il Boss apre l’archivio e tira fuori sette album perduti che probabilmente nessuno avrebbe mai ascoltato se non fosse stato lui a darci questa notizia.
Si tratta delle registrazioni di sette album ultimati, ma mai pubblicati, tra il 1983 e il 2018. A svelarlo è Sony Music che ha spiegato: “Questi riempiranno capitoli della lunga cronologia della carriera dell’artista, offrendo inoltre spunti preziosi sulla sua vita e sul lavoro come artista”. Sarà come scavare nel passato e scoprire delle parti della personalità artistica del più grande chitarrista di sempre e che erano rimaste a lungo sepolte.
Le canzoni usciranno tutte insieme in un cofanetto di 7 CD o 9 vinili dal titolo Tracks II: The Lost Albums. Si tratta di un lavoro decisamente diverso dal precedente Tracks che invece conteneva in 4 dischi ritagli casuali e lati B dei primi venticinque anni della sua carriera.
Tracks II conterrà ben 83 brani di cui 74 che non sono stati pubblicati ufficialmente attraverso nessun tipo di mezzo. Alcune canzoni sono circolate in forma di bootleg, ma ora potranno essere acquistati in qualità studio tra cui le canzoni Fugitive’s Dream e Don’t back down on our love.
Bruce Springsteen ha ammesso che questa novità sui 7 album perduti non sarebbe mai venuta a galla se non ci fosse stata la pandemia da Covid-19. Questo perché il lockdown gli ha permesso di mettere le mani sul suo caveau per finire moltissimi lavori che aveva in sospeso da tempo.
The Boss ha specificato: “Ho suonato questa musica a me stesso e alle volte a degli amici intimi, sono contento che avrete finalmente la possibilità di ascoltarla. Spero che vi possa piacere”. Parole di un’umiltà davvero al di fuori di ogni immaginazione, considerando anche la sua grande esperienza e i tanti successi accumulati in carriera.
E per i fan più accaniti questa non è del tutto una novità, ma una possibilità di ascoltare quelle tracce che per tanti anni sapevano fossero state sottratte alla possibilità del pubblico.
Nel trailer di presentazione del disco, Springsteen ha specificato: “Leggo spesso di me stesso negli anni novanta come se avessi avuto una specie di periodo perduto o qualcosa del genere e ho lavorato davvero per tutto il tempo”. Oggi quel lavoro potremo avere il piacere di ascoltarlo anche noi e sulla sua qualità non è possibile avere il minimo dubbio.