Una bambina di 8 anni è morto negli Stati Uniti, in Texas, a causa delle complicanze insorte dopo il contagio da morbillo.
Stando alle prime indiscrezioni la piccola non era stata vaccinata e non aveva malattie pregresse. Si tratta della seconda vittima in pochi mesi. Un altro bimbo, infatti, aveva perso la vita a febbraio.
La bambina è deceduta presso l’ospedale Umc di Lubbock. Ad esserle fatale una crisi polmonare. Stando ai risultati delle indagini diffusi dalle autorità sanitarie, l’ondata di infezioni sarebbe partita da una comunità denominata Mennonita a fine gennaio. I numeri parlano di 480 casi accertati e 56 ricoveri ospedalieri. Il contagio si è diffuso anche negli Stati confinanti con il Texas. Nei giorni scorsi sono stati registrati 54 casi in New Mexico e 10 in Oklahoma.
Era da 10 anni che non si registravano morti per il morbillo negli Stati Uniti. Anche in Europa ed in Italia negli scorsi mesi è stata registrata una recrudescenza di casi riconducibili al morbillo, malattia infettiva esantematica altamente contagiosa causata da un virus, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus. Nello specifico, dal al 1 gennaio al 31 dicembre 2024, in Italia, sono stati notificati 1045 casi di morbillo di cui 53 nel solo mese di dicembre 2024.
“Il morbillo può essere potenzialmente pericoloso, – aveva spiegato Anna Teresa Palamara, dirigente del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore alla sanità (Iss) – specie per i più piccoli. Ma le sue complicanze possono essere molto gravi anche per gli adulti. Il vaccino, che è sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia”. Negli Usa è finita sotto accusa la gestione del contato da parte del Segretario alla Sanità Robert F. Kennedy.
Contrario ai vaccini, Kennedy ha dapprima cercato di rassicurare l’opinione pubblica, poi ha consigliato come terapie alternative olio di fegato di merluzzo e vitamina A. Il risultato è stato che diversi bambini sono stati ricoverati con intossicazioni da vitamina A. Solo dopo il secondo caso di decesso in poche settimane si è spinto a dire che “il modo più efficace per prevenire la diffusione del morbillo è il vaccino Mpr“, ovvero quello contro morbillo-parotite-rosolia.
Il Segretario si è quindi recato in Texas per dare il suo sostegno alla famiglia della seconda piccola vittima dell’epidemia di morbillo. “La bambina – ha spiegato Aaron Davis, vicepresidente dell’Umc Health System di Lubbock – stava ricevendo cure per complicazioni del morbillo mentre era ricoverato in ospedale. È importante notare che la bambina non era stata vaccinata contro il morbillo e non aveva patologie pregresse note”.
Sull’esplosione dei casi di morbillo avevamo sentito anche l’opinione dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
“È una malattia infettiva che provoca un piano settico grave, – ci aveva spiegato Bassetti – tra l’altro è una malattia virale impegnativa con un’alta carica. Stiamo parlando di una malattia che storicamente è davvero difficile da gestire, fino al 25% dei casi può dare delle complicazioni gravi”.