Giorgia Meloni da Donald Trump: la “missione segreta” che spaventa l’Europa (e non solo)

La Francia è preoccupata, le opposizioni attaccano, l’intero sistema economico è in bilico, l’Europa ha varato le contromisure. E gli Usa hanno fatto un passo indietro.

Giorgia Meloni bandiera Usa
Giorgia Meloni da Donald Trump: la “missione segreta” che spaventa l’Europa (e non solo) (ANSA FOTO) – Notizie.com

È in questo clima di caos che accompagnerà la premier italiana Giorgia Meloni che tra pochi giorni volerà oltreoceano per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il giorno “x” è il 17 aprile, come ha annunciato stessa premier.

La strategia di Meloni verterà con ogni probabilità sulla negoziazione (a questo punto, per scongiurarli definitivamente) dei dazi al 20% annunciati dal tycoon nei giorni scorsi. Dazi a cui Bruxelles proprio in queste ore ha risposto con una prima serie di contromisure. Contromisure per un totale di circa 20 miliardi di euro che sarebbero dovuti entrare in vigore il 15 aprile. Ad appena 48 ore dal bilaterale. Il contesto quindi sarà più disteso di quanto inizialmente ci si aspettava a Washington.

Meloni – Trump: un bilaterale ad alta tensione tra dazi sospesi e incognite

Trump, infatti, ha deciso di sospendere per 90 giorni l’entrata in vigore dei dazi che hanno spaventato il mondo intero. Le borse sono andate a picco, e numerosi Paesi, europei compresi, hanno avviato negoziazioni ed annunciato contromisure. Dopo giorni di tensione, il tycoon ha annunciato la pausa di tre mesi per tutti tranne la Cina, motivando così il retrofront: “Bisogna essere flessibili. La gente era un po’ spaventata, ha iniziato a sentirsi a disagio”.

Giorgia Meloni il 17 aprile si troverà di fronte all’uomo che sta calamitando, dall’inizio del suo secondo mandato alla Casa bianca, l’attenzione politica e mediatica mondiale. La premier potrebbe agire in doppia veste: italiana e come emissaria speciale di Bruxelles. Meloni, infatti, almeno sulla carta, ha un ottimo rapporto con il presidente Trump. Nei mesi scorsi ha effettuato una visita-lampo nella tenuta del tycoon a Mar-a-lago.

Donald Trump e Giorgia Meloni
Meloni – Trump: un bilaterale ad alta tensione tra dazi sospesi e incognite (ANSA FOTO) – Notizie.com

Un faccia a faccia cui è seguita la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, in quel momento detenuta in Iran. Meloni è stata anche l’unica leader di un Paese europeo a presenziare alla cerimonia del giuramento di Trump il 20 gennaio scorso a Capitol Hill. All’interno della maggioranza di governo c’è anche il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in quota Lega, fervido sostenitore di The Donald. Al punto che il leader del Carroccio ha creato (forse volontariamente) tensioni in maggioranza quando ha sentito al telefono il vicepresidente a stelle e strisce Jd Vance.

Molto vicino al governo italiano, al punto che più volte è stato tacciato di ingerenze poi, l’imprenditore Elon Musk, uomo di fiducia di Trump e attualmente a capo del Doge, il Dipartimento anti-sprechi degli Usa. Dunque è probabile che le tesi che Meloni porterà nello Studio ovale (lo stesso dove è andata in scena la lite tra Trump ed il presidente ucraino Volodomyr Zelensky), saranno ascoltate attentamente da Trump e dal suo entourage. L’appuntamento di Meloni avrebbe comunque fatto storcere il naso a diversi alleati europei, Francia in primis.

L’Europa con il fiato sospeso: Meloni agirà da sola o come emissaria?

Lo stesso presidente Emmanuel Macron si era recato a Washington con scarsi risultati, sia sul piano economico sia per la pace in Ucraina. Parigi è in ansia per gli interessi che la nostra premier andrà a tutelare. E in che percentuale metterà sul tavolo quelli dell’Italia e quelli dell’Europa. Ma Donald Trump e l’intera sua amministrazione più volte hanno mostrato avversità nei confronti del vecchio continente, “colpevole” di vendere prodotti negli Usa più che acquistarli.

A conti fatti, dunque, la premier italiana potrebbe essere l’unica interlocutrice affidabile per dialogare con il capo della Casa bianca. Giorgia Meloni ha atteso il bilaterale per diverso tempo, ma nel mentre lo scacchiere geopolitico mondiale ha continuato a modificarsi. A Gaza la guerra è ricominciata, in Ucraina sono andati avanti i colloqui di Mosca e Kiev con gli Usa. Ed erano allo studio i dazi presentati da Trump in quello che ha definito il Liberation Day.

Giorgia Meloni
L’Europa con il fiato sospeso: Meloni agirà da sola o come emissaria? (ANSA FOTO) – Notizie.com

Meloni, infine, deve fare i conti con l’opposizione politica. Contraria alla scelta della premier di precari in America il 17 aprile la segretaria del Partito democratico Elly Schlein.

Prima Trump definisce parassiti noi italiani ed europei. Il governo Meloni fa orecchie da mercante abbassando la testa. – ha commentato Schlein – I sedicenti patrioti abbassano la testa ancora una volta ed espongono imprese e lavoratori a rischi enormi e a un crollo della nostra credibilità internazionale. L’Italia non può fare questa figura”.

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