Non era “soddisfatto” della visita che un medico stava effettuando, per cui ha cominciato a colpire ripetutamente il dottore con la propria stampella.
L’incredibile vicenda riguardante un nuovo episodio di aggressione al personale sanitario è avvenuta presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, poche ore fa.
Il responsabile è stato bloccato e arrestato dai carabinieri nel frattempo sopraggiunti al nosocomio. La struttura ospedaliera stabiese non è nuova a simili episodi. Nel gennaio del 2024 creò scalpore in tutto il Paese l’aggressione nei confronti di due infermiere, di cui una colpita con un pugno al volto. L’episodio di oggi, invece, è avvenuto nel reparto di Ortopedia. Qui si trovava una 57enne, già noto alle forze dell’ordine, che doveva sottoporsi ad una visita.
Aggressione in ospedale, un medico si barrica in una stanza
L’uomo, non soddisfatto dei controlli che il medico stava effettuando, ha colpito più volte il dottore con la propria stampella. Il dottore riuscito a sfuggire all’aggressione barricandosi in una stanza dell’ospedale. Ma il 57enne, non contento, ha inseguito il professionista rompendo il vetro della porta chiusa utilizzando ancora una volta la stampella. A quel punto sono intervenuti i militari che hanno fermato l’aggressore e lo hanno arrestato.
Per l’uomo in stampella è scattata l’accusa di lesioni a personale sanitario. Il medico ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Si tratta del quarto grave episodio avvenuto nella sola Castellammare di Stabia negli ultimi due anni. Il 6 agosto 2024 un uomo di 62 anni armato di mazza da baseball colpì le porte e la scrivania del medico in turno al pronto soccorso.
L’aggressore in quel caso “contestò” le cure prestate alla figlia, in ospedale per una sospetta bronchite. Anche in quel caso intervennero i carabinieri a bloccare la furia dell’uomo. Ben dodici persone rimasero ferite. Ancora prima il 4 marzo vennero presi di mira i lavoratori del reparto di Pediatria, costretti a barricarsi dietro una porta antincendio per proteggersi dall’aggressione dei familiari dei piccoli pazienti.
Altro episodio gravissimo, che abbiamo già accennato, a gennaio dello stesso anno. Un uomo che pretendeva che due infermiere si fossero dedicate esclusivamente alla cura di un suo parente, perse le staffe e sferrò un pugno al volto all’operatrice sanitaria. La donna riportò la frattura di un incisivo e di altri quattro denti e l’infrazione delle ossa nasali. Altre persone aggredirono l’altra infermiera, sorella della prima, provocandole un trauma cranico.
Il direttore dell’Asl: “Ci costituiremo parte civile”
La direzione strategica dell’Asl Napoli 3 Sud con il direttore generale Giuseppe Russo ha espresso viva riprovazione per l’ennesimo episodio di violenza perpetrato nei confronti del personale sanitario nell’esercizio delle proprie funzioni. Piena solidarietà al medico del reparto di ortopedia dell’ospedale San Leonardo di Castellammare aggredito e malmenato nonostante stesse svolgendo la propria attività.
“L’azienda – ha detto Russo – si costituirà parte civile nel processo a carico dell’aggressoree costringerà lo stesso a risarcire tutti i danni materiali arrecati alle strutture. Non è più tollerabile una situazione in cui non solo al personale sanitario viene impedito di svolgere serenamente il proprio lavoro, ma anche agli utenti di ricevere le prestazioni cui hanno diritto“.