L’Europa non è più la terra del lupo, ecco cosa sta accadendo. Le associazioni: “Moltiplicate le uccisioni illegali”

“Da quando è stata annunciata l’intenzione di ridurre la protezione del lupo, in diversi Paesi, come l’Italia e la Spagna, si sono moltiplicate le uccisioni illegali”.

Lupo in Europa
L’Europa non è più la terra del lupo, ecco cosa sta accadendo. Le associazioni: “Moltiplicate le uccisioni illegali” (CANVA FOTO) – Notizie.com

È l’allarme lanciato in queste ore da numerose associazioni, tra cui Earth odv. Il tutto dopo la decisione del Consiglio europeo sullo status del lupo da “strettamente protetto” a “protetto“.

Nei giorni scorsi c’è stato un nuovo via libera riguardante uno dei pochi grandi carnivori ancora presenti nelle foreste del vecchio continente. Il mandato comprende una modifica mirata della direttiva Habitat. Si tratta della legge dell’Ue che attua la Convenzione di Berna, per riflettere il livello di protezione rivisto del lupo. Secondo l’Ue in tal modo si “migliorerà la coesistenza” e s ridurrà al minimo l’impatto della crescente popolazione della specie.

Lupo declassato, il Wwf: “Decisione grave”

Gli Stati membri possono comunque adottare livelli di protezione più severi. Nelle prossime settimane la decisione sarà votata dal Parlamento europeo. Secondo gli esperti del Wwf, però, si tratta di “una decisione grave e senza alcun fondamento scientifico”. Secondo i rappresentanti dell’organizzazione ambientalista la decisione fa seguito al declassamento del lupo nel quadro della Convenzione di Berna.

E ad una lunga battaglia portata avanti dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Esclusivamente per motivazioni di convenienza politica non basate sulla scienza. Il declassamento della protezione del lupo – ha detto Dante Caserta, responsabile Affari legali e istituzionali del Wwf Italia – è una decisione sbagliata che antepone il tornaconto politico alla scienza. Non offre alcun aiuto concreto alle comunità rurali e agli allevatori, ma riduce la possibilità di investire in misure preventive per favorire la convivenza”.

Lupi in Europa
Lupo declassato, il Wwf: “Decisione grave” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Il Wwf ha chiesto ai parlamentari italiani di mantenere l’integrità di questo strumento essenziale per proteggere l’ambiente in Europa. “Al Governo italiano, – ha concluso Caserta – che purtroppo è stato uno dei primi a chiederne il declassamento, chiediamo con forza, ma con poca speranza, di non implementare nell’ordinamento italiano l’eventuale declassamento del lupo e di continuare a mantenere una protezione rigorosa”.

La base scientifica su cui sta ragionando l’Europa è contenuta nel cosiddetto rapporto Blanco e Sundseth, del 2023. Decine di associazioni hanno revisionato il dossier rilevando dati incerti e obsoleti. Nel dicembre del 2024, cinque associazioni hanno presentato un ricorso alla Corte di giustizia europea. Il caso è stato ammesso a febbraio 2025 e altre diciassette associazioni hanno aderito e depositato un atto di intervento al ricorso. È anche in esame una denuncia formale da parte di Client Earth presso il Mediatore europeo.

Lupo in pericolo, si stanno moltiplicando le uccisioni illegali

I lupi sono il pilastro di un’economia basata sulla natura di cui c’è grande bisogno in tutta Europa e che è stata sostenuta con oltre 200 milioni di euro di fondi europei negli ultimi decenni. – hanno fatto sapere le associazioni – Eppure, l’anno scorso la Commissione europea ha proposto il declassamento della protezione del lupo, ignorando la scienza e le procedure consultive democratiche”.

Secondo le associazioni da quando è stata annunciata l’intenzione della Commissione di ridurre la protezione del lupo, in diversi Paesi, come l’Italia e la Spagna, si sono moltiplicate le uccisioni illegali. Data la mancanza di chiarezza, è passata l’idea che l’Ue sta autorizzando la libera uccisione dei lupi. “Questi episodi – hanno concluso – causano seri rischi per la sicurezza delle persone e morti ingiustificate di lupi, che si aggiungono alle migliaia già uccisi illegalmente ogni anno con armi e veleno o vittime di incidenti stradali, per i quali finora non è stata adottata alcuna soluzione”.

Gestione cookie