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Tecnologia

Perché l’Europa ha multato Apple e Meta per 700 milioni di euro: “Ma non è l’inizio di una guerra tecnologica”

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Francesco Ferrigno

Non è affatto l’inizio di una ‘guerra tecnologica’ in risposta alla politica tariffaria di Donald Trump. Piuttosto, rappresenta l’attuazione coerente del diritto Ue vigente”.

Perché l’Europa ha multato Apple e Meta per 700 milioni di euro: “Ma non è l’inizio di una guerra tecnologica” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Ad affrettarsi a sgomberare il campo dai dubbi è Anna Cavazzini, presidente della Commissione Ue per il Mercato interno e la Protezione dei consumatori (Imco). Poche ore prima, infatti, la Commissione europea aveva multato Apple e Meta complessivamente per 700 milioni di euro.

Secondo le autorità del vecchio continente i colossi statunitensi avrebbero violato il Digital markets act (Dma). La decisione di sanzionare le aziende Usa è giunta dopo un lungo confronto tra Ue e le stesse società. Per quanto riguarda Apple, multata per 500 milioni di euro, gli sviluppatori che distribuiscono le proprie applicazioni tramite l’App store dovrebbero essere in grado di informare gratuitamente i clienti su offerte alternative esterne alla piattaforma, indirizzarli verso tali offerte e consentire loro di effettuare acquisti.

I consumatori Apple non potrebbero beneficiare di offerte economiche

La Commissione ha riscontrato che Apple non rispetta tale obbligo. A causa di una serie di restrizioni imposte da Apple, gli sviluppatori non possono beneficiare appieno dei vantaggi offerti da canali di distribuzione alternativi al di fuori dell’App Store. Analogamente, i consumatori non possono beneficiare appieno di offerte alternative e più economiche, poiché Apple impedisce agli sviluppatori di informare direttamente i consumatori di tali offerte.

La Commissione Ue ha ordinato ad Apple di rimuovere le restrizioni tecniche e commerciali e di astenersi dal perpetuare in futuro comportamenti non conformi. La sanzione imposta ad Apple tiene conto della gravità e della durata dell’inadempienza. Per quanto concerne Meta, invece, sanzionata per 200 milioni di euro, la criticità principale è stata rilevata nel cosiddetto modello “consenso o pagamento” introdotto nel 2023. Ai sensi del Dma, bisogna chiedere il consenso degli utenti per combinare i loro dati personali tra i servizi.

I consumatori Apple non potrebbero beneficiare di offerte economiche (CANVA FOTO) – Notizie.com

Coloro che non acconsentono devono avere accesso a un’alternativa meno personalizzata ma equivalente. In base al modello Meta, gli utenti europei di Facebook e Instagram potevano scegliere tra acconsentire alla combinazione dei dati personali per la pubblicità personalizzata o pagare un abbonamento mensile per un servizio senza pubblicità. Una pratica, però, non conforme al Digital markets act.

Si offre agli utenti la possibilità di scegliere un servizio che utilizza meno dati personali, ma che è comunque equivalente al servizio di annunci personalizzati. Il modello di Meta, inoltre, non consente agli utenti di esercitare il diritto di esprimere liberamente il proprio consenso alla combinazione dei propri dati personali.

Meta: i nuovi annunci pubblicitari personalizzati gratuiti

Nel novembre 2024, Meta ha introdotto un’altra versione del modello di annunci pubblicitari personalizzati gratuiti, offrendo una nuova opzione che presumibilmente utilizza meno dati personali per visualizzare gli annunci. La Commissione sta attualmente valutando questa nuova opzione.

Apple e Meta sono tenute a conformarsi alle decisioni della Commissione entro 60 giorni, altrimenti rischiano il pagamento di sanzioni periodiche. “Le decisioni odierne – ha detto Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva – inviano un messaggio forte e chiaro. Il Digital Markets Act è uno strumento cruciale per liberare potenziale, scelta e crescita. Garantendo agli operatori digitali la possibilità di operare in mercati contendibili ed equi. Protegge i consumatori europei e crea condizioni di parità”.

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Francesco Ferrigno