Far west a Monreale: una sparatoria tra gruppi di ragazzi ha sconvolto la città. Tre morti e due feriti, cosa è successo nella cittadina in provincia di Palermo.
Si chiamano Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Sono le tre vittime di sparatoria a Monreale, Palermo, avvenuta nel centro cittadino davanti agli occhi increduli di centinaia di persone.
Il rumore degli spari, almeno 11, il fuggi fuggi generale, la paura fuori da una pizzeria situata nei pressi della centralissima piazza Duomo, luogo della movida. È stato così che quella che doveva essere un normalissimo sabato sera si è trasformato in una notte di sangue, nella quale hanno perso la vita tre ragazzi poco più che ventenni.
Salvatore Turdo e Andrea Miceli, 23 e 26 anni, sono morti sul colpo, mentre Andrea Miceli, 26 anni, è deceduto poco fa all’ospedale Civico di Palermo, dov’era stato trasferito in gravi condizioni. Altri due giovani di 33 e 16 anni sono rimasti feriti e attualmente ricoverati negli ospedali Civico e Ingrassia. Presto verranno trasferiti al Policlinico di Palermo. Secondo le prime informazioni nessuno dei feriti avrebbe a che fare con la rissa tra i gruppi e si trovavano lì per trascorrere la serata. Non sono in pericolo di vita.
La lite, poi gli spari: cosa sappiamo finora della notte di sangue a Monreale. Prime ipotesi sui responsabili
Il triplice omicidio è avvenuto fuori da una pizzeria poco dopo l’una di questa notte, tra sabato 26 e domenica 27 aprile. Sul posto sono intervenuti il 118, il pubblico ministero di turno e i carabinieri. I sanitari hanno constatato il decesso delle prime due vittime e portato i feriti in ospedale. I carabinieri e i magistrati hanno effettuato i rilievi e ora sono al lavoro per fare luce sulla vicenda. La Procura ha aperto un’inchiesta.
L’area è ancora transennata dai nastri rossi e bianchi e sul selciato gli investigatori hanno segnato dei cerchi rossi. Decine di turisti si stanno fermando e si domandano cosa sia accaduto. A Monreale sono in corso i preparativi per la festa del patrono, il Santissimo Crocifisso, prevista dal primo al 3 maggio.
Stando alle prime ricostruzioni riportate dai quotidiani locali, la sparatoria sarebbe avvenuta al culmine di una lite tra due gruppi di giovani, uno di Monreale e l’altro di Palermo. Prima un diverbio, poi una rissa. Improvvisamente qualcuno di loro avrebbe estratto una pistola e cominciato a sparare tra la folla. Le indagini si starebbero concentrando in particolare su due ragazzi, forse minorenni arrivati da Palermo già armati, ma non sono ancora stati eseguiti fermi.
Nel corso della notte i militari dell’Arma hanno già ascoltato decine di testimoni che hanno assistito alla sparatoria. E presto acquisiranno i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, per potrebbero rivelarsi decisive per ricostruire la dinamica della sparatoria e a trovare i responsabili.
Il sindaco convoca una giunta straordinaria
Da una prima visita del medico legale delle tre vittime, pare che siano stati esplosi almeno 11 colpi di pistola. Tutte e tre le vittime sono di Monreale, erano amici e secondo le prime ricostruzioni facevano parte del gruppo di giovani incensurati che è stato attaccato dai palermitani. Chi ha sparato sarebbe stato proprio uno dei palermitani che si è dileguato poco dopo.
Quando sono cominciati gli spari, si è verificato un fuggi-fuggi generale. Davanti agli ospedali dove si trovano i feriti sono arrivati anche i familiari e gli amici, con grida e scene di disperazione.
“Sono sconvolto per quello che è successo stanotte, scene da far west a cui Monreale non è abituata”. Queste le parole di Marco Intravaia, deputato Ars e presidente del consiglio comunale cittadino. “Tutta la città è attonita, confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e che gli assassini siano assicurati alla giustizia”.
“Siamo dinanzi a una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro”. Così, il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, che è andato in ospedale per stare accanto alle famiglie delle vittime e dei feriti. “Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di fare conforto alle famiglie. La città piange questi giovani”. Il primo cittadino ha convocato una giunta straordinaria che si riunirà nelle prossime ore.