Il gip del Tribunale di Monza, Gianluca Tenchio, continua il suo lavoro di indagine contro Striscia La Notizia. L’oggetto della contesa è la denuncia che Claudio Baglioni ha avanzato nei confronti della rinomata testata che lo ha accusato di plagio. Secondo il tg il cantante avrebbe copiato parte dei suoi testi da alcune citazioni letterarie, ma anche musicali senza rendere noto ai suoi fans questa pratica. I presunti plagi sono stati raccolti da Striscia la notizia in un libro Tutti poeti con Claudio, facilmente scaricabile dalla piattaforma del programma.
Striscia la Notizia, disposto un secondo sequestro dal gip di Monza
Il primo atto di questa indagine è avvenuto lo scorso Maggio e ora il gip, sufficientemente convinto della fondatezza dell’accuse, ha disposto un ulteriore sequestro del portale nei limiti riferiti al testo incriminato: “…limitatamente e con esclusivo riferimento alle parti contenenti tutti i riferimenti al libro “Tutti poeti con Claudio.” Indagati per diffamazione Antonio Ricci, Enzo Iacchetti, Ezio Greggio e Antonio Montanari (in arte Mago Casanova) e oggi anche Gerry Scotti. Le indagini proseguono come da previsione e non saranno chiuse fino a quando non si sarà fatta luce sulla situazione.
Tuttavia il gip sostiene che ci sono i presupposti per indagare e accertare le posizioni delle persone coinvolte. Inoltre l’atteggiamento del tg satirico potrebbe aver leso la reputazione artistica di Claudio Baglioni, creandogli un danno alla sua immagine: “Baglioni viene ripetutamente definito con termini tali da farlo passare come un disonesto, che copia senza neppure dirlo e in tal modo inganna il pubblico”. Il giudice ha poi aggiunto: “Non vi è dubbio che accusare di plagio, nei termini indicati, un famosissimo cantante sia condotta idonea a lederne la reputazione. Nel caso di specie quanto sostenuto dagli autori del libro e dal programma TV è in parte non veritiero, in parte frutto di manipolazione”.
Antonio Ricci: “Non abbiamo offeso nessuno”
Antonio Ricci ha difeso Striscia la Notizia, la sua libertà di fare satira e di rivelare verità a non tutti comode. In occasione del primo sequestro il regista ha riferito di non aver offeso nessuno, sono state raccolte le segnalazioni degli utenti e riferite pubblicamente:
“Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti. I giudici stabiliranno se siamo nei limiti della satira. Per me si tratta di una manovra intimidatoria di Baglioni nei confronti di una libera trasmissione”. A quanto pare il gip non sembra avere la stessa opinione del regista.