Caro energia, in Svizzera il ministro propone la doccia di coppia

Per tagliare i consumi la 61enne Simonetta Sommaruga, che peraltro non coabita con il marito, lancia la proposta in modo serio ma è polemica

Si avvicina la stagione fredda e la Svizzera si ritrova assolutamente impreparata ad affrontare autunno ed inverno, a causa delle gravi carenze di energia elettrica. Ma niente paura, si può sempre dar sfogo all’immaginazione per evitare aumenti delle bollette cui molti cittadini farebbero fatica a star dietro. Ecco, allora, che la Ministra dell’Ambiente, riporta Repubblica, la 61enne socialista Simonetta Sommaruga, se ne esce fuori, in un intervista al quotidiano Tages Anzeiger di Zurigo, con la proposta, per le coppie conviventi, di fare la doccia insieme.

L'iniziativa
L’immagine e l’interno di una doccia (Ansa)

Naturalmente niente vasca da bagno che presuppone un consumo eccessivo di acqua.. “So comunque- tiene a precisare Sommarugache più si è in avanti con gli anni più un suggerimento come questo può suscitare perplessità”. Una proposta che, lì per lì, ha lasciato di stucco anche i colleghi di partito, mentre alcuni hanno almeno apprezzato l’idea.

Alcuni hanno riso, altri hanno trovato geniale l’idea

La ministra
Simonetta Sommaruga il ministro dell’Ambiente della Svizzera (Ansa)

Molti hanno riso di fronte alla prospettiva di fare una doccia insieme per risparmiare energia, ma Sommaruga –  che non ha questo problema in quanto, pur essendo sposata con lo scrittore Lukas Hartmann, non condivide però l’abitazione –  assicura che la sua è tutt’altro che una boutade. Difatti troviamo la proposta della doccia in coppia sul sito della Confederazione. Dove si suggerisce, pure, quando si fa bollire dell’acqua in una pentola, di coprirla con un coperchio, per evitare inutili dispersioni di calore.

Qualcuno ha ipotizzato un inverno al freddo e a lume di candela, con blackout a ripetizione e conseguenti episodi di saccheggio. I dati impietosi dell’approvvigionamento energetico elvetico sono impietosi e inducono a scenari apocalittici: solo il 25% dell’energia è prodotta dal Paese, mentre il restante 75%, che sia carbone, petrolio o gas viene importato. Se la situazione non dovesse migliorare, è a rischio la stagione sciistica, a causa del notevole bisogno di energia elettrica degli impianti di risalita, mentre alcune città, tra cui Zurigo, hanno già annunciato un Natale con le luminarie ridotte al minimo.

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