Appello di Draghi all’Onu: “Bisogna continuare con le sanzioni alla Russia”

Appello da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante una assemblea dell’Onu. Ovviamente l’argomento della discussione non poteva altro che essere il conflitto in Ucraina e le pesanti sanzioni alla Russia

Mario Draghi parla all'Onu
Mario Draghi (Ansa Foto)

Dopo aver ricevuto l’ambito premio di statista dell’anno a New York, nelle ultime ore, torna a parlare nuovamente il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Lo ha fatto direttamente durante una assemblea organizzata dall’Onu. Ovviamente l’argomento non poteva che essere quello che interessa tutti quanti noi e non solo: ovvero il conflitto in Ucraina e le azioni da parte della Russia. Poche ore prima del discorso di Vladimir Putin (che si è verificato negli ultimi minuti), l’ex banchiere ha voluto dire la sua in merito al paese che ha invaso.

Si è parlato anche del referendum che ci sarà nei prossimi giorni per quanto riguarda l’annessione del Donbass in Ucraina. Queste alcune delle sue parole in merito: “La Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto. I referendum per l’indipendenza nel Donbass sono una violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza“.

Onu, Draghi: “Sanzioni hanno effetto sulla Russia

Mario Draghi parla all'Onu
Mario Draghi (Ansa Foto)

Poi si è soffermato anche sulle sanzioni inflitte dall’Unione Europea: “Hanno imposto a Mosca un effetto dirompente sulla macchina bellica e sulla loro economia“. Non solo: “L’impatto di alcune misure andranno in vigore solamente tra qualche mese. Con l’economia più debole sarà complicato per la Russia reagire alle sconfitte che si stanno accumulando sul campo di battaglia“.

Ovviamente si è anche discusso del vertiginoso aumento del gas: “Bisogna fare di più, tutti devono farlo, soprattutto a livello europeo“. L’appello, in merito, è fin troppo chiaro: “L’Unione Europea deve imporre un tetto al prezzo delle importazioni di gas per ridurre anche i finanziamenti che mandiamo alla Russia. L’Europa deve aiutare gli Stati membri che, a sua volta, stanno aiutando Kiev“.

 

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