Il centravanti dell’Inter, dopo essere finito ko per un problema muscolare, sembra sempre più vicino al rientro in campo.
Ritrovare certezze, punti e leadership. L’Inter arriva alla sosta leccandosi le ferite, la sconfitta di Udine ha aperto nuovi fronti di critica a Inzaghi e ai giocatori, ma soprattutto nuovi interrogativi per il tecnico. Come arrivare al bandolo della matassa? Come ritrovare la squadra che per mesi, la scorsa stagione, ha macinato gol, punti e gioco? Una soluzione può essere a portata di mano. Già, perché Romelu Lukaku prepara il rientro. L’infortunio muscolare è quasi alle spalle, s’era fatto male a fine agosto, alla vigilia della sfida contro la Cremonese, è rimasto fuori un mese, tornerà ad allenarsi la prossima settimana. Gli ultimi controlli medici hanno dato esiti confortanti, la lesione è rimarginata e Lukaku potrà torna ricominciare ad allenarsi con i compagni alla ripresa dei lavori nella settimana che poi porterà al big match contro la Roma.
Lukaku, il rientro è più vicino: tornerà dopo la sosta
In questi giorni, il gigante belga ha continuato il programma personalizzato che prevede lavoro in piscina, in palestra e poi ricondizionamento sul campo con un preparatore dedicato. L’obiettivo è quello di riaverlo a disposizione contro i giallorossi, sabato 2 ottobre alle 18, quando l’Inter sarà evidentemente chiamata a dare risposte concrete, dopo il traumatico tonfo di Udine. In Friuli è arrivata la terza sconfitta in campionato in sette giornate, la quarta in nove partite stagionali, numeri sconfortanti e per i quali la società chiede un’immediata inversione di tendenza.
Inzaghi allora s’aggrappa a Lukaku, alla sua forza, alla capacità di essere un trascinatore, di catalizzare gli umori della squadra e trascinarla fuori dal pantano in cui s’è bloccata. Non è un caso che senza il belga, si sia bloccato pure Lautaro che è ormai a secco da cinque partite. L’intesa tra i due è collaudata, insieme avevano realizzato tre gol in tre partita contro Lecce, Lazio e Spezia. Non può essere un caso.