Dal Polo Sud, l’ultimo omaggio a Piero Angela

Arriva dall’altra parte del mondo un ulteriore messaggio di apprezzamento per l’opera di divulgazione scientifica fatta dal noto giornalista

Non si fermano le dimostrazioni d’affetto per Piero Angela, scomparso più di un mese fa all’età di 94 anni. In tanti vogliono ricordare e omaggiare il divulgatore che grazie ai suoi programmi ha insegnato in modo semplice la scienza.

Piero Angela recentemente scomparso a 94 anni – Ansa foto

Il figlio Alberto ha voluto subito ringraziare i due ricercatori per l’iniziativa con un commosso post sul suo profilo social “Ringrazio, a nome mio e di tutta la mia famiglia, Moreno Baricevic, Marco Smerilli e le stazioni Amundsen-Scott e Concordia per il bellissimo gesto. Grazie anche perché il vostro gesto arriva dall’altra parte del mondo”.

Un attestato di merito per il lavoro svolto

Arriva direttamente dal Polo Sud l’ultimo attestato di stima e di merito per l’opera di divulgazione scientifica messa in atto dal noto giornalista e presentatore tv Piero Angela, morto proprio un mese fa. “Alla persona che ha influenzato le loro vite come quelle di molti italiani e di molti giovani che si sono avvicinati alla scienza grazie alle sue importanti opere di divulgazione”, questo hanno scritto su due palloni sonda, lanciati poi nell’atmosfera, due ricercatori, Moreno Baricev e Marco Smerilli, dalla la stazione Amundsen-Scott a South Pole per l’Osservatorio di Neutrini IceCube. Un messaggio particolare e intenso che è stato subito ripreso dal figlio Alberto Angela che, emozionato, ha ricondiviso le loro parole in un lungo post su Facebook.

Il lancio dei palloni sonda dalla stazione nel Polo Sud –

Il ringraziamento del figlio Alberto

Ringrazio, a nome mio e di tutta la mia famiglia, Moreno Baricevic, Marco Smerilli e le stazioni Amundsen-Scott e Concordia per il bellissimo gesto. Grazie perché il vostro gesto, che arriva dall’altra parte del mondo, testimonia quanto Piero abbia lasciato il segno e quanto la notizia della sua scomparsa vi abbia colpito. Il vostro messaggio e le vostre immagini mi hanno particolarmente emozionato perché danno forma e sostanza alle idee di mio padre”, ha scritto il figlio nel lungo post di ringraziamento, “è bello constatare come Piero sia riuscito a raggiungere l’obiettivo che si è sempre prefisso nel pensare e realizzare le sue trasmissioni: suscitare nel pubblico l’interesse e la curiosità per la scienza e la cultura. Ed è fonte di grande orgoglio sapere che, partendo da quell’interesse e da quella curiosità, si sono formati giovani, oggi professionisti, che rappresentano delle eccellenze del nostro Paese e che sono impegnati in importanti missioni scientifiche in tutto il mondo. Guardando queste foto, mi piace pensare che le idee di Piero hanno, letteralmente, “preso il volo”. Un caro abbraccio a tutti voi, Alberto“.

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