Da oggi 1 ottobre cambia il calcolo del costo per le forniture del gas ed è allarme bollette che si andranno ad unire ai rincari di quelle elettriche
Non c’è pace oramai per i cittadini italiani e non solo le quanto riguarda i costi delle bollette energetiche. I rincari che già sono stati conteggiati nelle fatture arrivate negli ultimi mesi, purtroppo potrebbero non essere gli ultimi perché sono stati approvati anche nuovi metodi di calcolo del prezzo del gas, che non porteranno certo benefici.
La crisi dell’energia è comune a molti paesi europei, dalla Francia con l’interruzione elettrica per due ore al giorno, al Regno Unito, dove la nuova prima ministra Liz Truss ha dovuto pianificare uno schema di aiuti per bloccare l’aumento del costo delle bollette per i prossimi anni. Sembra però che, ovunque, le misure siano poco incisive e non guardino nel lungo termine, promettendo invece bonus e sconti al posto di alternative concrete.
Le bollette del gas potrebbero crescere ancora
Gli allarmi bollette sono ormai una costante dall’inizio del conflitto per via della pressione giocata da Vladimir Putin sulla dipendenza europea dal gas russo. Dal 1° ottobre cambia però il metodo con il quale si calcola il costo della materia prima e questo potrebbe avere importanti e soprattutto pesanti ripercussioni sulle bollette energetiche che arriveranno agli italiani nei prossimi mesi. Partirà infatti il nuovo metodo per calcolare le tariffe del gas che diventerà da trimestrale a mensile e cambierà il mercato di riferimento. l’ente Arera, l’autorità per l’energia, non utilizzerà più il mercato all’ingrosso europeo, che abbiamo imparato a conoscere come il mercato del gas di Amsterdam, come riferimento, ma il mercato all’ingrosso Psv italiano.
Secondo le prime stime, a partire dal 1° ottobre, si rischia il raddoppiamento del prezzo in bolletta. Ad esempio, il costo dell’energia elettrica, che fino al 30 settembre è fissato a 0,41 euro al kilowattora, in caso di aumento potrebbe arrivare a costare fino a 0,70 euro al kilowattora. In totale, confrontando la spesa del 2020 con quella del 2022, l’aumento sulla bolletta di luce e gas si attesta intorno al +178%, arrivando a far spendere alle famiglie italiane un costo annuale di 2.558 euro a nucleo, 1.516 euro per il gas e 1.042 euro per la luce.
E le previsioni sono anche peggiori
E le previsioni dell’associazione per il 2023 sono tutt’altro che ottimistiche: “Gli analisti annunciano tensioni sulle quotazioni dell’energia che proseguiranno anche nel corso del nuovo anno”, ha affermato il presidente Furio Truzzi, “Considerando l’attuale andamento in forte rialzo dei prezzi di luce e gas, in assenza di un blocco nazionale o europeo delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia: 3.052 euro per la bolletta del gas, 2.214 euro per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020″. Non è d’accordo invece Il presidente di Arera, Stefano Besseghini, che in una recente intervista ha affermato “che gli utenti potrebbero vedere dei vantaggi nel caso si dovesse assumere il tetto del prezzo del gas a livello europeo e in generale il nuovo meccanismo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio”.