Elezioni regionali Sicilia, vince Renato Schifani che si complimenta con tutto il centrodestra per questo grande obiettivo raggiunto
Domenica 25 settembre non si votata solamente per il collegio uninominale sia per la Camera che per il Senato, ma in una regione è spuntata un’altra scheda elettorale di colore verde. Solamente in Sicilia visto che, proprio in quella giornata, si è votato anche per le elezioni regionali. Solamente negli ultimi minuti è stato resto noto il nome del vincitore. Come confermato anche nei giorni precedenti che lo vedevano favorito, ecco che trionfa un altro appartenente al gruppo del centrodestra.
La “V” in segno di ‘Vittoria’ per Renato Schifani che ha stravinto in queste elezioni. E’ lui il nuovo governatore della Sicilia. Un vero e proprio trionfo, su questo non ci sono praticamente dubbi anche perché sono i numeri a confermarlo. Ha ottenuto il 39,1% delle preferenze. Sarà lui a prendere il posto di Nello Musumeci. Non ha avuto molta difficoltà nei confronti del suo avversario, Cateno De Luca, che si è fermato al 25,1%. Nulla da fare neanche per Caterina Chinnici (17,6%) e Nuccio di Paola (15,6%).
Elezioni regionali Sicilia, vince Schifani: “Vittoria del cdx“
Anche se la percentuale di chi si è recato al voto non è stata per nulla altissima. Solamente il 48,8 per cento dei siciliani si è recato alle urne ed ha votato. Ossia: 800mila elettori hanno votato Schifani. In merito a questo il diretto interessato ha dichiarato: “Se avessimo potuto votare anche la mattina del lunedì avremmo avuto una presenza maggiore L’elettorato è scoraggiato. Sta a noi politici riassumere una credibilità e dare delle risposte. Farò di tutto per realizzare ciò”.
Dopo i risultati lo stesso Schifani ha voluto rivolgere un pensiero a tutto il centrodestra che ha trionfato in queste ultime elezioni: “E’ una vittoria di tutti noi. Tutti avranno pari dignità. Ribadisco ancora una volta che sarà il governo delle competenze. Ringrazio Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano“. Sulla composizione della giunta: “Rispetteremo i tempi dello Statuto e per formarla chiederò una rosa di nomi ai partiti“.