Il designatore fa un attacco frontale ai due allenatori: “Inaccettabili atteggiamenti e parole, così si crea ancora più tensione”
Il mondo arbitrale contro i tecnici di Lazio e Roma. A distanza di di parecchio giorni, quasi a voler pensare e ripensare alle parole e ai modi da usare, il designatore Rocchi e il presidente dell’Associazione arbitri Trentalange, durante l’incontro con i media fissato in Gigc, escono allo scoperto e non sono teneri nei confronti di Sarri (soprattutto) e Mourinho.
I due ex arbitri li accomunano e li strigliano, ma sembrano quasi che con quello della Lazio siano più duri, soprattutto Rocchi che non ha accettato le frasi del tecnico biancoceleste dopo la gara col Napoli, dove fu convalidato il go, del vantaggio del Napoli di Kim nonostante ci potessero essere gli estremi per avere dei dubbi, ma soprattutto sull’episodio in area tra Mario Rui e Lazzari. Sarri non fu tenero anzi piuttosto velenoso, parlando di “piano B” e di “minacce” prima della sfida col Toro.
“E’ anche per questi atteggiamenti degli allenatori che gli arbitri non vanno in tv”
“Le parole di Sarri? Riteniamo inaccettabili questo tipo di affermazioni, poi ci sarà la procura. Ci dicano esattamente a cosa si riferivano. Capisco che ci possono essere strategie di comunicazione, motivo per cui non siamo maturi per andare in tv dopo la partita. Poi ci sono mille modi per dire le cose, c’è un tempo per tutto“. Queste le parole del presidente dell’associazione italiana arbitri, Alfredo Trentalange, all’incontro tra l’Aia e i media in Figc parlando delle frasi di Maurizio Sarri in un post partita.
Gli fa eco il designatore Gianluca Rocchi: “Le parole di mister Sarri? E’ una delle cose che mi ha fatto più male, posso anche accettare che siamo scarsi, ma il piano B sinceramente… penso che il mister abbia esagerato. Lo conosco, è toscano come me. Una frase del genere mette in crisi tutto il sistema. I ragazzi nostri non vanno in campo con un retropensiero. Poi potevamo fare meglio in quella situazione”. E anche su Mourinho non è morbido: “Lui è molto intellogente, non dico che volesse spostare l’attenzione, ma qualcosa del genere. Agli allenatori dico di capire un attimo quando esprimono un concetto su un arbitro perché creano ancora più tensione”