Lega, l’ex segretario Roberto Maroni svela le carte in merito al possibile successore di Matteo Salvini dopo le deludenti elezioni politiche che hanno visto come protagonista in negativo il suo partito. Il nome c’è, con tanto di sorpresa
Che il centrodestra abbia letteralmente trionfato nelle ultime elezioni politiche questo non è assolutamente un mistero visto che i risultati ed i numeri parlano chiaro. Già, proprio quei numeri che hanno condannato la stessa Lega ad un vero e proprio crollo delle preferenze da parte dei cittadini che hanno “abbandonato” le idee di Matto Salvini per sposarne altre. Una vera e propria delusione all’interno del partito. Adesso è arrivato il tempo di fare delle serie valutazioni e guardare al futuro. Un futuro che potrebbe non vedere come numero uno del partito lo stesso nativo di Milano che è pronto a farsi da parte.
Proprio negli ultimi giorni uno che l’ambiente lo conosce bene come Roberto Maroni, che è stato segretario appunto della Lega, ha fatto capire chiaramente che non sosterrà Salvini tanto da metterlo in un angolino. Chi al suo posto? In realtà non aveva svelato le carte in occasione di un suo articolo pubblicato su un noto quotidiano. Aveva affermato di aver pensato ad un nome che non ha mai rivelato. Adesso, per, l’ex ministro degli Interni ha vuotato il sacco e svelato le carte su chi vedrebbe bene alla poltrona.
Lega, per Maroni niente dubbi: è Zaia il “post-Salvini”
L’attuale governatore del Veneto, Luca Zaia, per lo stesso Maroni è l’indiziato principale ad essere il numero uno del partito. Questo è quello che il politico ha scritto sul ‘Foglio’: “Non vorrei fare nomi ma forse può essere utile farne uno per capire di cosa si sta parlando. Un indizio: è un governatore. Un profilo: quello di Luca Zaia“.
Non è finita qui visto che lo stesso tende a guardare anche al futuro e rilancia una clamorosa ipotesi a distanza di alcuni mesi dall’ultima volta. Ovvero? Quella di far nascere una federazione tra ‘Forza Italia e Lega’: “Mi sembra una cosa buona e giusta visti i tempi che corrono oggi in politica“.
