La celebrazione c’è stata poco prima della gara di campionato con lo Spezia, ma per i fifosi giallorossi è stato un affronto e sui social impazza la polemica
Una festa tutta biancoceleste. Un modo semplice e genuino per commemorare una figura storica e meravigliosa come quella di Tommaso Maestrelli, il tecnico del primo scudetto della Lazio. Un omaggio dedicargli uno dei settori dello stadio Olimpico, ossia la curva Sud. Da quest’anno infatti, rispetto alle altre stagioni, sarà sempre aperta la curva e, siccome da anni i sostenitori di fede laziale la chiamano Curva Maestrelli, si è deciso di ufficializzare il tutto. Il presidente Lotito e il figlio del compianto tecnico Massimo Maestrelli sono andati sotto la curva, col presidente che ha sancito questa celebrazione consegnando un targa ricordo al figlio. Questo evento, tra l’altro, rientra nel gruppo dell’iniziative dedicate allo storico allenatore della Lazio che avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 7 ottobre. Infatti venerdì prossimo sarà organizzata una giornata commemorativa nella Sala Protomoteca del Campidoglio. Feste laziali che seguono all’intitolazione dell’area verde di Piazza della Libertà a Bigiarelli fondatore della Lazio.
La celebrazione avrà un altro punto alto il 7 ottobre in Campidoglio, dove interverranno tanti campioni. Orgoglioso l’assessore Onorato: “Sarà una festa del tifo e della sana passione calcistica, per ricordare un uomo di sport che ha scritto una pagina indelebile della storia biancazzurra”. E fin qui tutto a posto, almeno fino a quando qualche “scienziato” non chiede l’intervento dello stesso assessore sull’iniziativa di intitolare la Curva Sud a Maestrelli, specificando che né la AS Roma, né Roma Capitale sono state coinvolte nella decisione. “L’annuncio dell’iniziativa dell’intitolazione della curva Sud dello Stadio Olimpico a Tommaso Maestrelli in occasione delle partite casalinghe della Lazio è una decisione della società biancazzurra sulla quale né Roma Capitale né tantomeno l’assessorato allo Sport sono stati mai coinvolti“. Esattamente. Infatti non dovevano essere coinvolte perché è una decisione definiamola “privata” e, perché no, anche “intima” della società biancoceleste.
Insorgono i tifosi della Roma che lo vedono come affronto
Questa festa e celebrazione privata ha dato più di qualche prurito a tanti tifosi della Roma che hanno visto questa commemorazione e cambiamento di nome come un affronto. Sui social infatti si è scatenata la polemica perché secondo tanti sostenitori di fede romanista una “cosa del genere è inaccettabile e irriguardosa”. Il tam tam è stato immediato, con tanti tifosi giallorossi, non tutti per la verità, che hanno visto questa celebrazione come “una vera provocazione”.
In realtà si tratta di una polemica sterile, banale e insulsa, anche perché è una cosa interna della Lazio che la società stessa ha voluto regalare e dedicare ai propri sostenitori, ricordando un mito del club. E, cosa ancora più importante, che evidentemente non entra in testa a tanti scienziati che riportano la notizia e sulla quale costruiscono pezzi e castelli di nulla, che si chiamerà Curva Maestrelli solo quando giocherà la Lazio in casa. E su questa cosa che c’è di così sbagliato e, soprattutto, di male? Niente.