Bollette pazze: mercato libero o tutelato, quale conviene di più

Da gennaio 2022, i prezzi dell’energia sono aumentati a dismisura e ora si parla di una vera e propria stangata in arrivo a ottobre

Visto il contesto attuale con il forte aumento del prezzo dell’energia, ci si chiede se sia meno costoso rivolgersi a una fornitura a maggior tutela, che uscirà di scena però nel prossimo anno, oppure affidarsi alle condizioni reperibili sul mercato.

I costi dell’energia elettrica sono aumentati del 59% –

La scelta del fornitore di energia e subito dopo della tipologia di contratto, diventa fondamentale alla luce dei dati forniti dall‘Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha annunciato, dal mese di ottobre, che i rincari in bolletta potrebbero arrivare anche ad un aumento del 59%.

Mercato libero o mercato tutelato?

L’esplosione del prezzo dell’energia ha causato tra le altre cose l’impennata del costo delle bollette e una vera e propria stangata si sta già abbattendo sui cittadini imprigionati in contratti che di conveniente ora non hanno più niente. La domanda più frequente è quella se in questo momento convenga più avere un contratto energetico nel mercato libero o in quello a maggior tutela. Ma la risposta non è poi così semplice. Intanto bisogna fare una premessa: il doppio regime esiste dal 1999, quando le liberalizzazioni del decreto Bersani hanno consentito ai fornitori di energia di stipulare liberamente contratti in Italia. Al momento c’è ancora poco più del 40% delle utenze legato al mercato tutelato, ma questa possibilità dal 1 gennaio 2024, non ci sarà più. Perché si chiuderà definitivamente per l’elettricità il mercato tutelato, un anno dopo, tra l’altro, dello stop previsto per il gas, che sarà completamente libero dal prossimo 1 gennaio 2023.

Mercato libero o mercato tutelato_ Quale conviene di più_ –

Quale soluzione è più conveniente

La prima differenza fondamentale è che chi è ancora sotto tutela paga secondo l’aggiornamento previsto ogni tre mesi del tariffario dell’Autorità per l’energia, l’Arera. E l’ultimo aggiornamento, come abbiamo visto, comporta un clamoroso aumento del 59% del prezzo dell’elettricità. Al contrario, chi è nel libero mercato paga secondo una tariffa che viene negoziata col fornitore, quindi nell’immediato per chi ha questa tipologia di contratto, potrebbe anche non cambiare nulla in bolletta. Ma c’è un importante distinguo da fare e ci aiuta in questo Confcommercio, che dopo un’analisi dei dati, ha sottolineato che “il prezzo medio delle offerte nel libero mercato è cresciuto del +78% rispetto a un anno fa e che “il mercato tutelato offre maggiori garanzie su prezzi“, in parole parole, chi è in regime di mercato libero, gli aumenti lì sta già pagando da mesi perché sono scattati subito dopo la pandemia e poco prima che scoppiasse la crisi tra Ucraina e Russia.

Quindi, come in ogni mercato aperto, le condizioni cambiano, e ne trae vantaggio solo chi ha la voglia e la costanza di cercare la tariffa migliore, come spesso si fa nel mercato della telefonia mobile. La vigilanza del mercato libero spetta all’Antitrust e, come succede in altri settori, c’è sempre il rischio di incorrere in pratiche commerciali scorrette. Vanno anche considerati, in positivo e in negativo, i servizi e i prodotti aggiuntivi previsti nel mercato libero. Anche in questo caso, la differenza la fa l’attenzione con cui si valutano e si scelgono le proposte degli operatori.

 

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