Sarri: “Lazio correggi i difetti. Futuro? Una squadra giovane che cresca”

Il tecnico biancoceleste torna a parlare alla vigilia del campionato, ma stavolta mette le cose in chiaro su presente e su progetto che sarà

L'allenatore
L’allenatore della Lazio Maurizio Sarri (Getty Images)

Sempre chiaro e deciso, Stavolta però Maurizio Sarri fa qualcosa di più, sottolinea le difficoltà del presente, riporta a terra un ambiente che volava forse un po’ troppo alto sul passato e getta le basi del futuro con una chiarezza pazzesca e anche un po’ disarmante. Almeno per qualche tifoso che si aspettava forse qualcosa di più con l’avvento del tecnico ex Chelsea e Juventus.

Dopo il miele versato l’altra sera alla cena di Natale nei confronti dei suoi ragazzi, Sarri mette a nudo la Lazio e i suoi problemi senza filtri: “Arriviamo scarichi alle partite e, quando succede, non facciamo proprio le partite, non le giochiamo affatto. Ma la squadra si allena sempre bene, con buon livello di applicazione, ma le cose per ora non ci riescono, ed è un limite non da poco. Motivo? Per me sono problemi inconsci, nel senso che nessuno di noi e loro vuole arrivare scarico alla partita, ma non è solo un problema nostro, nessuno arriva carico dopo aver giocato il giovedì in Europa che a noi ci sta triturando, ma è anche la differenza che c’è tra la grande e la piccola squadra, noi in questo momento non riusciamo a fare la differenza in questo senso”. Ecco. E uno.

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“Mi sento al centro del progetto come lo ero a Napoli”

Mattia Zaccagni in azione contro il Galatasaray – GettyImagesa –

Poi l’allenatore va sui singoli e nota una differenza che tanti avevano già colto. “I difensori possono avere difficoltà maggiori rispetto agli altri per le nuove idee di gioco, anche per come giocavano prima, ma c’è una cosa che salta all’occhio, ovvero che chi sta facendo bene in questo momento, sono Zaccagni, Pedro e Basic, venendo da fuori evidentemente il cambiamento è più assorbibile rispetto a chi c’era già”.

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Infine, altro nodo cruciale delle parole di Sarri sono su quello che è stato, le aspettative passate e in parte del presente con il futuro con lui. “Negli ultimi cinque anni da Champions? Ma non esageriamo, la Champions l’ha fatto un anno, la passata stagione senza Inter e Milan, non esageriamo con gli obiettivi e le aspettative di questa squadra degli ultimi anni. Adesso, poi, è tutto più complicato. Nella testa dei giocatori non ci devono essere obiettivi o Champions o altro se non togliersi i difetti che hanno mostrato. Se li migliorano, tutto diventa una logica conseguenza dal campo alla classifica”. Sul progetto futuro a suo immagine e somiglianza, Sarri mette le cose in chiaro: “L’obiettivo è costruire una squadra giovane che cresca e faccia un percorso, poi nessuno sa dove ci porterà questo percorso”.

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