Non è affatto un bel periodo quello che sta vivendo il politico Luigi Di Maio. Dopo aver straperso le ultime elezioni politiche del 25 settembre arrivano delle pesanti accuse nei suoi confronti
Il tutto nasce da alcune dichiarazioni da parte del premier albanese Edi Rama. Parole che hanno fatto rumore e che, successivamente, le ha volute buttare sullo scherzo. “Se io sono un albanese-italiano, Di Maio è un napoletano-albanese. Abbiamo fatto insieme un’operazione di contrabbando. Che italiano o albanese sei, se sei sempre in linea con la legge?“. Ovviamente non sono parole che nessuno si sarebbe mai aspettato visto che stiamo parlando un un premier di uno Stato estero che ha ammesso di essersi messo a trafficare col ministro degli Esteri italiano.
Il tutto nasce dopo un vertice che si è svolto a Bergamo ‘La Cultura salverà il mondo‘. Nonostante questa frase abbia fatto sorridere, stiamo parlando sempre di un qualcosa di davvero serio. Lo stesso Rama ha raccontato un aneddoto che nessuno conosceva sino ad ora: “Durante il periodo in cui il Covid colpiva duramente l’Albania non avevamo alcun vaccino e la pressione era altissima. Ho chiesto a Luigi di farci mandare un quantitativo simbolico per vaccinare medici e infermieri“.
Di Maio e quel contrabbando di vaccini con l’Albania
La risposta di Di Maio è stata cinica. “Non possiamo farlo, faremmo una cosa gravissima”. Anche se l’operazione si è comunque fatta. In che modo? Con i servizi segreti. “Una cosa incredibile, il ministro degli Esteri dell’Italia e il primo ministro dell’Albania che passavano merce di contrabbando per salvare delle persone”. Una questione che i legali di Pfizer non hanno digerito, tanto da minacciare cause e volevano sapere in che modo avevano avuti questi vaccini. “Da un Paese amico“, questa la risposta di Rama.
In conclusione: “Abbiamo imparato dai napoletani che non bisogna mai mollare un amico davanti alla polizia, e così io non mollo l’amico“. Si, va bene tutto (anche se non va bene niente), ma in questo caso la domanda che si pongono tutti è la seguente: il quasi ex ministro degli Esteri rischia qualcosa?