Governo, basta giochini e ripicche: è l’ora delle responsabilità

L’impuntatura di Berlusconi sulla Ronzulli, le richieste di Salvini: esiste il rischio di una falsa partenza. Nonostante il chiaro responso delle urne

Le elezioni del 25 settembre hanno dato una risposta chiara: gli italiani hanno scelto un Governo di centrodestra, a base Fratelli D’Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha stravinto le elezioni ed avrà il compito di guidare le danze. Il divario interno con le forze della coalizione sono evidenti, Un peso che, con diplomazia e attenzione, la Meloni sta cercando di far pesare nella scelta dei Ministri che comporranno la squadra di Governo.

Salvini, Berlusconi e la Ronzulli

Dopo giorni di incontri, trattative e strategie, si è arrivati alla resa dei conti: domani i nuovi eletti si siederanno in Parlamento e si inizierà con la scelta dei Presidenti delle Camere. Poi toccherà ai nuovi Ministri. Giorgia Meloni, che dal giorno successivo alle votazioni ha limitato gli interventi evidenziando un forte senso civico e un’attenzione ai dettagli quasi maniacale, non vuole farsi trovare impreparata e presentare a Mattarella un elenco di Ministri inappuntabile.

Ecco perchè nei giorni scorsi c’è stato un continuo richiamo all’unità e alla responsabilità. Ma le attenzioni del futuro Premier cozzano con le prese di posizione degli alleati, che in questa fase stanno provando a forzare la mano, con pretese e richieste forti. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini stanno cercando di ottenere il massimo, andando (probabilmente) anche al di là dei propri risultati elettorali. Salvini è partito con la richiesta degli Interni, (scelta più che discutibile, visto che risulta ancora sotto processo per fatti che lo hanno visto coinvolto quando guidava il Viminale), poi ha virato su altre richieste.

L’impuntatura sulla Ronzulli

Berlusconi sta giocando una partita a suon di richieste che sembrano diktat: prima la candidatura della Casellati poi, l’impuntatura su Licia Ronzulli, per la quale pretende un dicastero di spessore. Ai nostri microfoni Vittorio Sgarbi ha fatto una fotografia più che veritiera della situazione: “Berlusconi pretende che le sue idee vengano rispettate e ha scelto la Ronzulli”, andando probabilmente oltre al discorso legato alle competenze specifiche. “La Ronzulli ha guadagnato una competenza fiduciaria, non specifica”, ha ribadito Sgarbi ai nostri microfoni. La spiegazione è semplice: più del merito specifico, conta la forza politica rappresentata. Scelte che andrebbero in controtendenza con la voglia di presentare a Mattarella una squadra forte, competente, inappuntabile.

I dubbi degli elettori

I quotidiani di oggi lanciano l’allarme sul Governo –

Ma negli elettori di centrodestra, alla luce del teatrino messo in scena negli ultimi giorni, sta sorgendo un dubbio: non si sta rischiando di partire con il piede sbagliato? Possibile che chi è uscito dalle urne con l’8% pretenda di tenere in mano il pallino del gioco? Oggi i quotidiani vicini all’area del prossimo Governo lanciano un segnale chiaro: “Vietato partire male”, titola il Giornale. “Non fate scherzi”, ribatte Libero. La falsa partenza sarebbe un insulto ai milioni di italiani che hanno dato un’indicazione precisa alle urne.

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