La maglia che indosseranno nei prossimi impegni i bavaresi ha dietro di sé una storia particolare, ma il suo design non è proprio classico…
Gli ortodossi della tradizione si sono ormai arresi, le maglie di molti club ormai sono terreno di sperimentazione, si osa con design e colori, andando a esplorare territori mai battuti. Basti vedere la nuova terza maglia della Juventus che mixa bianco, blu e fucsia o quella della Roma che al grigio scuro associa il rosa fluo. All’estero, invece, ha fatto scalpore in particolare l’ipnotizzante seconda maglia del Liverpool, ispirata alla scena musicale della città dei Beatles. Decisamente insolita quella a “Pel de granota” del Levante, cioè a pelle di rana: verde con chiazze scure e di diverse dimensioni.
Curiose, ardite, non certo in linea con quelle che sono le tradizioni delle varie società. Le maglie della nuova era piacciono soprattutto ad adolescenti e giovani. Così come quelle celebrative o nate per eventi peculiari, caso principe è quella del Napoli in versione Halloween, molto venduta trai i giovani partenopei. O quella del Corinthians con ideogrammi giapponesi per ricordare la vittoria in Coppa Intercontinentale contro il Chelsea.
Bizzarra e fuori dagli schemi è anche la maglia prodotta da Adidas e dal Bayern Monaco per celebrare i 50 anni dalla costruzione dell’Olympiastadion, casa del club bavarese per molti anni, prima del trasferimento all’Allianz Arena avvenuto nel 2005. La maglia ha una base bianco sporco, un reticolo tono su tono che ricorda la copertura dell’Olympiastadion e inserti grigi, arancioni e celesti che rimandano ai pittoreschi edifici che caratterizzano il quartiere intorno all’impianto. Sul retro e sui calzini è riportato il 1972, anno di apertura dello stadio. Un’attrazione speciale è il font del numero sul quale è raffigurata la mappa dell’Olympic Park. Già perché l’Olympiastadion venne costruito in occasione delle Olimpiadi di Monaco del ’72. I pantaloncini associati sono bianco sporco e con le strisce classiche Adidas in arancione.
