Cosa ne pensando davvero gli italiani su una possibile costruzione di una centrale nucleare? Quali possono essere i suoi effetti pro e contro? I risultati non sono mancati ed hanno spiazzato tutti
Gli italiani cosa ne pensano del nucleare? Sono favorevoli oppure no? A quanto pare la risposta è “sì“. Perché tutto questo? Le ipotesi (e le risposte) sono molte. In primis l’aumento delle bollette elettriche. Non è meglio l’atomica, intesa ovviamente come energia? Per avere una risposta in merito sono stati effettuati dei sondaggi ad opera dell’IZI spa, una delle società specializzate in rilevazioni demoscopiche. Sono state intervistate 1037 persone tra il 6 e l’8 ottobre nel programma ‘Il ritorno al nucleare‘.
Per cercare di capire cosa ne pensano davvero gli italiani in merito. I risultati sono a dir poco sorprendenti visto che il 49,7% ha dichiarato di essere “favorevole alla costruzione in Italia di centrali nucleari“. Il 32,2%, invece, ha risposto in maniera negativa. Il 18,1% è ancora indeciso. In merito a queste votazioni ha preso parola l’amministratore delegato della società, Giacomo Spaini.
Per lui non ci sono dubbi: molte persone la prendono come una necessità di ragione economica visto che le fonti di energia sostenibile sono viste difficilmente realizzabili su largo scala. Se si dovesse votare nuovamente in Italia per il referendum sul nucleare la vittoria del “no” non sarebbe affatto certa.
Centrale nucleare, la risposta degli italiani
Perché gli italiani ripudiano il nucleare? In primis quella di garantire al paese l’indipendenza energetica per via dei timori nati dal conflitto in Ucraina. Questo è il 46,9%. Mentre troviamo chi ha risposto: “le centrali nucleari sono moderne e sicure” con il 40,9% ed il 36,3% ritiene che sia un “passo necessario” verso fonti pulite visto che le rinnovabili non hanno avuto un rendimento ottimo. Il 44,6% è convinto che bisognerebbe investire in eolico, fotovoltaico per realizzare una transizione. Il 41,3% pensa che il nucleare non sia sicuro per noi e per l’ambiente.
Il pericolo dei rifiuti radioattivi non è da sottovalutare (34,7%). Così come il danneggiamento di impianti (32,2%) ed anche del fatto che ci vuole tempo per costruirle (13,1%). Per non parlare di possibili infiltrazioni mafiose (10,1%). Ed i politici ed i loro partiti cosa ne pensano? Queste sono alcune delle parole di Spaini: “Il partito che più ha spinto sull’energia nucleare raccoglie il maggior numero di elettori che ritengono di avere poche informazioni sul nucleare”. Il riferimento è il Terzo Polo (Calenda e Renzi) visto che Lega e Fdi sono quelli considerati favorevoli alla costruzione di centrali nucleari. Tra questi spuntano anche quelli del M5S insieme a Sinistra Italiana ed Europa Verde.