I biancocelesti di Sarri tornano al successo, sconfiggendo il Genoa di Shevchenko 3-1. Luis Alberto colleziona due assist
Maurizio Sarri aveva chiesto una vittoria, per dimenticare le recenti delusioni e preparare al meglio l’ultima gara del 2021 sul campo del Venezia. E vittoria è stata. La Lazio, senza Ciro Immobile, batte il Genoa di Shevchenko e chiude l’anno davanti ai (pochissimi) tifosi con un successo che non risolve i tanti problemi emersi nelle ultime settimane, ma permette di guardare la classifica con un pizzico di serenità in più. A decidere la partita sono stati i gol di Pedro (arrivato dopo una gran giocata di Felipe Anderson), Acerbi e Zaccagni (entrambi su assist di Luis Alberto). Tante le note positive: l’abnegazione di Anderson, la conferma di Zaccagni e Pedro e la prestazione di Luis Alberto, che entra dalla panchina e chiude il match con due assist.
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Nel primo tempo i biancocelesti provano a fare la partita, seppur tra mille difficoltà. Senza il peso e i movimenti di Immobile, la squadra di Sarri fatica a creare occasioni e spazi. Zaccagni macina chilometri sulla fascia sinistra, Milinkovic fatica ad entrare nel vivo del gioco, mentre Felipe Anderson, nel ruolo di falso centravanti, si danna l’anima tra scatti e giocate di prima. Proprio da un suo recupero in fase offensiva, è arrivato il gol del vantaggio: il brasiliano va in pressing su Vasquez, gli ruba il pallone e una volta dentro l’area di rigore, serve a Pedro un cioccolatino che lo spagnolo trasforma nella rete dell’1-0. Sesto centro in campionato, settimo stagionale, per l’ex romanista, che si conferma l’uomo più in forma per Sarri.
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Pedro apre, Acerbi e Zaccagni la chiudono
La ripresa inizia con Biraschi e Hernani al posto di Venheusden e Sturaro. Ma è la Lazio a creare la prima occasione: Milinkovic ruba palla e serve Zaccagni, che a porta vuota non arriva sull’invitante assist del compagno. La ripresa continua sulla falsariga del primo tempo, con la Lazio che prova a creare gioco, ma senza brillare. Sarri, dopo un’ora, cambia la corsia sinistra inserendo Radu e Luis Alberto per Hysaj e Basic (con Marusic che si sposta a destra). I cambi risultano decisivi: Radu entra bene in partita (sfiora anche il gol con un bolide dal limite), dimostrando al tecnico di poter contare su di lui come terzino sinistro, ma è Luis Alberto a cambiare la partita. Lo spagnolo si dimostra pronto, attento ed ispirato: regala prima l’assist (da corner) per Acerbi (gol di testa ed esultanza polemica), poi ispira Zaccagni con una magia di esterno. L’ex veronese ringrazia e segna il secondo gol consecutivo, battendo Sirigu in uscita. Nel finale Melegoni sigla il gol della bandiera. Finisce 3-1