Prima la pandemia, poi la guerra e gli aumenti delle bollette. Migliaia di italiani costretti ad un sacrificio per poter pagare i propri debiti
Il caro bollette, i problemi di lavoro, la crisi che attanaglia la stragrande maggioranza delle famiglie italiane, sta portando diverse persone a prendere decisioni inaspettate e improvvise. Dopo due anni di pandemia, con diversi problemi che hanno colpito molti operatori di diversi settori, è arrivata anche la guerra in Ucraina, con il successivo aumento del gas e delle bollette. Problemi che hanno portato numerose persone ad affrontare situazioni delicate. E a cercare di risolverle in ogni modo.
Come trovare i fondi necessari per pagare le bollette e garantire alle nostre famiglie di superare i problemi economici? Gli aumenti di gas e luce e dei prezzi al consumo (circo il 9% su base annua per quel che riguarda i prezzi al supermercato) hanno portato sul lastrico diverse famiglie, costringendole a scelte inaspettate. Molti, per pagare le bollette e riuscire a fare la spesa, sono stati costretti a rinunciare ad alcuni beni considerati superflui.
Per ottenere la liquidità necessaria a coprire i disavanzi familiari, numerose persone si sono rivolte ai Compro Oro. “L’aumento delle persone che si rivolgono ai negozi Compro Oro oggi è tra il 20 e il 30% rispetto a sei mesi fa, a livello nazionale“, ha dichiarato Nunzio Ragno, presidente di Antico (Associazione nazionale tutela comparto oro). “Del resto – aggiunge l’esperto, “chi guadagna 1.000-1.200 euro al mese come fa a pagare le bollette della luce o del gas che stanno raggiungendo costi mai visti prima?”. Nella prima fase della crisi, 4 anni fa, sostiene l’esperto, “la necessità di ottenere liquidità attraverso la vendita di beni preziosi ha interessato le classi meno abbienti, ora invece sta mettendo mano a propri beni preziosi anche chi all’inizio ha potuto evitare, magari per una permuta finalizzata a un regalo”.
Una triste abitudine
Anche Pierluigi Oliva, segretario di Assopegno, l’associazione italiana di riferimento degli Istituti di credito su pegno, conferma il trand: “Bisogna tener conto che le persone più povere hanno perso ormai tutti i gioielli di famiglia perché da venti anni i Compra Oro hanno drenato questa ricchezza e quindi tantissime famiglie che sono rimaste bisognose non possono più accedere al credito su pegno. Chi accede al credito su pegno non sono i poverissimi ma la media, alta borghesia, e lo dimostra il fatto – riferisce Oliva – che oltre il 95% dei prestiti, che in media è di mille euro, viene riscattato. Si tratta di persone che hanno dei gioielli anche di un certo valore, mentre più del 50% degli italiani possiede solo la fede nuziale”.