Le rotatorie, diventate molto diffuse anche sulle nostre strade, continuano a essere oggetto di molti errori da parte degli automobilisti
La presenza dei rondò (dal francese rondeau) sulle strade per eliminare il semaforo e cercare così di alleggerire il traffico erano un tempo prerogativa francese, ad inizio anni 90 infatti, chi si trovava a transitare per le strade transalpine s’imbatteva in queste particolari piazze rotonde rimanendo il più delle volte disorientato dalla novità.
Questo tipo di intersezione a raso fra due o più strade ha cominciato negli ultimi anni, soprattutto nei quartieri di recente costruzione, a comparire anche sulle strade italiane, lasciando però molti dubbi negli automobilisti sul diritto di precedenza.
Il diritto di precedenza nella rotatoria
Piccole e grandi, a una, due, tre o più corsie, su incroci trafficatissimi o talvolta in mezzo al nulla, dove è difficile comprenderne anche la reale funzione, le rotatorie sempre più spesso le troviamo percorrendo le strade italiane e la domanda è sempre la stessa: chi ha la precedenza? La particolarità è che questo annoso interrogativo il più delle volte cancella la reale utilità della rotonda stessa, perché sempre più spesso ci imbattiamo in automobilisti che affrontano una rotatoria come un semaforo, rallentando inevitabilmente il traffico. L’Unione Europea spinge molto per la loro installazione perchè sono molto più sicure, prevengono impatti frontali o laterali ad alta energia e velocità e aiutano a snellire anche le code.
Regole diverse sulla “precedenza”
Se il Codice della Strada infatti non si sofferma sul comportamento da tenere in rotonda, a definire le norme effettive ci hanno pensato nel tempo delle circolari del Ministero dei Trasporti. Esistono due tipi di rotatorie, la rotatoria all’italiana e quella alla francese, chiamata anche all’europea perché è stata via via adottata da tutti i paesi della UE. Nelle prime, il cartello rotatoria non è contrassegnato da quello ‘di dare precedenza’, quest’ultima, infatti, deve essere data a chi si immette da chi ha già impegnato la rotonda. Di fatto, quindi, le rotatorie all’italiana rispettano in tutto per tutto la regola di base del Codice della Strada che prevede di dare la classica precedenza per chi proviene da destra. Ma non è invece così per le rotatorie all’europea, in questo caso infatti la precedenza deve essere data da chi si immette in rotonda a chi si è già immesso. Ovviamente è necessario moderare la velocità e controllare il comportamento degli altri conducenti, predisponendosi a dare la precedenza ad altri veicoli ove necessario.
Le sanzioni previste
Anche le rotatorie sono sottoposte alle regole del Codice della Strada anche in tema di multe se si commette un’infrazione: in caso di immissione irregolare all’interno delle rotatorie, si rischia una sanzione che va da 167 euro a 666 euro. Prevista anche la sanzione accessoria della decurtazione di 5 punti dalla patente di guida, ma a discrezione dell’agente che redige il verbale. I recidivi incorrono in sanzioni più dure che possono arrivare alla sospensione della patente da 30 giorni fino a 90.