La nomina della professoressa Mariana Mazzucato a membro della Pontificia Accademia per la Vita ha scatenato le più aspre polemiche per le posizioni pro-aborto dell’economista.
Mazzucato è infatti una celebre economista, che vanta numerosi riconoscimenti internazionali, ma che allo stesso tempo risulta essere una figura alquanto controversa per il mondo cattolico. La stessa è infatti sostenitrice di posizioni per molti difficilmente sostenibili, e non si parla solamente delle sue tesi relativa allo “Stato imprenditore”, sostenuta con forza in molti suoi saggi e interventi, già di per sé non proprio conciliabili con la moderatezza e il buonsenso della Dottrina sociale della Chiesa inaugurata da Leone XIII.
Si scatena la polemica sulla nomina dell’economista
Ma del suo aperto sostegno a posizioni abortiste, tanto da avere sobbalzato in maniera pubblica e plateale lo scorso giugno, subito dopo il ribaltamento della sentenza Roe vs Wade negli Stati Uniti, che ha visto la Corte suprema americana smantellare il baluardo dell’introduzione del libero aborto negli States a favore di un più moderato arbitrio in capo ai singoli stati americani. Una vittoria della lotta all’aborto che tuttavia non è piaciuta per nulla all’economista italo-americana.
La Mazzucato, infatti, è anche apertamente atea, e questo per i più critici pone di conseguenza serie domanda all’istituto oggi guidato dal Prefetto Mons. Vincenzo Paglia, sul senso e la natura di una realtà nata per difendere la vita e che oggi si ritrova a parlare di economia, di ambiente e di migranti e allo stesso tempo ad includere figure con orientamenti del tutto opposti alla posizione tradizionale cattolica, per l’appunto, sul tema della vita.
È stato lo stesso Mons. Vincenzo Paglia a volere la nomina, e che ora si ritrova al centro delle polemiche scatenatesi in queste ore, ma non di certo nuove nei suoi confronti da parte del mondo cattolico di orientamento conservatore, se così si può dire. Durissimo il professor Robert P. George, docente di Legge a Princeton, in un’intervista riportata oggi dal Foglio in cui pone un aut aut.
La domanda sulla missione della Pontificia Accademia per la Vita
Se la Pontificia Accademia per la Vita è nata con uno scopo ben preciso, tutelare cioè la vita, il punto sollevato dal Professore è che “o si crede in questa missione o non ci si crede”. “Se non ci si crede, allora perché la hanno inclusa?”, è la domanda avanzata da George. La Mazzucato è però anche legata al Forum Economico di Davos, e qui si apre tutta un’altra enorme pagina rispetto al pensiero e alla presenza cattolica nella società.
L’economista è additabile di essere una delle teoriche del cosiddetto “Great Reset” legato alla transizione ecologica, che non è uno spauracchio per complottisti ma un piano di governo mondiale nato, per l’appunto, nell’ambito del World Economic Forum e firmato dal padrone di casa, l’ingegnere Klaus Schwab. Lo scorso luglio la Mazzucato, per capirsi, è arrivata ad invocare con un tweet un vero e proprio “lockdown climatico”.
La natura della sua nomina, firmata da Papa Francesco, riguarderebbe tuttavia probabilmente le sue tesi a favore del cosiddetto “capitalismo inclusivo”, tanto da essere già comparsa in diversi eventi pubblici legati al mondo cattolico, da ultimo il recente incontro di Assisi sulla “Economia di Francesco”, per parlare di finanza. Tuttavia, ci si chiede quale sia il suo ruolo in una realtà deputata ad occuparsi della vita, e della sua salvaguardia. Materia su cui la Mazzucato, almeno per quanto riguarda l’adiacenza alla morale cattolica, si ritrova ad essere piuttosto carente.