Suo figlio morì in una operazione militare di alcuni anni fa. Sui padre vuole realizzare il suo sogno con una esplicita richiesta
Non si si può mai più riprendere dalla morte di un figlio. Mai. E’ impossibile visto che si tratta di una cosa che ti rimarrà impressa per tutta la vita e non riuscirai a fartene una ragione. Come quella di Baruch Ben Ygal che ha perso il figlio nel 2020. Quest’ultimo morì durante una operazione militare. A distanza di due anni adesso vuole ritornare ad essere felice e magari abbracciare una parte di lui. In che senso? Ve lo spieghiamo con calma.
Il pensiero del padre è quello di riuscire ad ottenere il suo sperma, in modo tale da diventare nonno grazie alla “fecondazione in vitro“. Una possibilità che in Israele esiste e si può anche verificare. Il tutto grazie ad una leggere che potrebbe essere approvata molto presto. Suo figlio si chiamava Amit e apparteneva all’esercito israeliani. A 21 anni ha perso la vita. “Mio figlio era tutta la mia vita, non riesco a pronunciare la parola morte“.
Israele, vuole ottenere sperma figlio morto durante operazione militare
Early this morning, Staff Sgt. Amit Ben Ygal was killed during operational activity by a terrorist in the Palestinian village of Ya’bad.
Throughout the day, our forces have been searching for the terrorist responsible for the attack. 10 arrests have been made so far. pic.twitter.com/sgdbNCAlfy
— Israel Defense Forces (@IDF) May 12, 2020
Adesso, però, il suo obiettivo è preciso: quello di ottenere lo sperma del figlio: “Voglio essere di nuovo felice, voglio vedere uno o due figli di Amit Ben Ygal in questa casa, per lo Shabbat, per le vacanze. L’esercito ha la responsabilità di aiutarmi a diventare nonno“. Si tratta di una legge che è stata discussa e che è stata approvata in prima istanza. Adesso, però, si aspetta solamente l’ok definitivo per fare in modo che tutto questo possa diventare ufficiale.
Anche se non sono assolutamente mancate le critiche in merito a tutto questo. Anche se Binyamin David del Puah Rabbinal Institute: «C’è un problema etico nell’usare un bambino come commemorazione del padre defunto. Se il soldato avesse conosciuto la madre di suo figlio non è detto che avrebbe acconsentito ad avere un bambino con quella donna». Proprio la donna che era fidanzata con lui non è d’accordo con la gravidanza per fecondanzione in vitro. A quanto pare, operò, ci sono ben cento donne pronte ad offrirsi volontarie come ha spiegato il padre.