Ha giocato e segnato con la maglia della Nazionale. E’ stato protagonista in Champions League. La sua morte scuote tutti
La notizia ha sconvolto appassionati, addetti ai lavori, giornalisti e tifosi. Il campione della Nazionale è morto improvvisamente a 32 anni a causa di un problema improvviso. Nella sua carriera aveva raggiunto il top, diventando protagonista in Champions League e segnando due reti con la maglia della Nazionale.
Aveva raggiunto il suo sogno di diventare calciatore, lo aveva fatto ad alti livelli, ma ora il suo sogno si è trasformato in un vero e proprio incubo. Morire a 32 anni dopo un intervento al cervello è quasi impossibile accettare. Soprattutto se si tratta di un ragazzo in piena forma, allenato, curato e controllato. La notizia ha lasciato tutti interdetti. A morire è stato infatti un bomber conosciuto, amato e apprezzato, che nella sua carriera aveva lasciato il segno.
Si tratta di Masato Kuso. Una vera e propria leggenda del calcio giapponese. In carriera ha vestito le maglie di Kashiwa Reysol, i Vancouver Whitecaps e il Brisbane Roar. Nel 2013 segnò sei gol in dodici gare della Champions League asiatica, trascinando il Kashiwa Reysol fino alle semifinali. Kuso è morto all’età di 32 anni in seguito a un intervento chirurgico al cervello. Ad annunciarlo è il suo club: il Tegevajaro Miyazaki. A Kudo era stato diagnosticato l’idrocefalo, un accumulo di liquido nei ventricoli del cervello, ed era stato ricoverato in ospedale il 3 ottobre dopo essersi sentito male un giorno prima, ha riferito l’agenzia di stampa Kyodo. È morto venerdì.
“Siamo devastati”
Nel 2013 ha segnato due gol in quattro gare con la maglia della Nazionale giapponese. “Ha avuto un impatto significativo in prima divisione”, ha dichiarato in un comunicato il Tegevajaro Miyazaki, squadra di terza divisione a cui Kudo si era unito quest’anno dal Roar. “Ha giocato per il Giappone e ha avuto un grande curriculum, ma è rimasto umile. Aveva un grande atteggiamento, si preoccupava dei compagni di squadra, del club e dei tifosi. Siamo devastati dal fatto che un così grande giocatore sia venuto a mancare così presto”.