Nemmeno il tempo di uscire dal Quirinale che la nuova presidente del Consiglio prende e va a Testaccio per i funerali del 18/enne morto all’Eur
Uno dei giorni più importanti della sua vita, Giorgia Meloni, la nuova Presidente del Consiglio, decide di passarlo e dedicarlo a Francesco Valdiserri, il 18/enne investito e ucciso sulla Colombo qualche minuto dopo la mezzanotte di giovedì 20 ottobre. Così, dopo aver prestato giuramento insieme ai suoi ministri davanti al Presidente Mattarella, la nuova Premier è salita in macchina e si è diretta a Testaccio, alla chiesta di Santa Maria Liberatrice. Come se fosse una cosa di tutti i giorni, come se fosse una persona normale.
E’ arrivata poco prima che cominciasse la funzione, cercando di non fare tanto rumore e clamore. Si è messa in disparte col suo staff nell’ala destra della chiesa, cercando il più possibile di non essere vista e notata. E ci è riuscita perché nessuno se ne era accorto che la Presidente del Consiglio, che aveva appena giurato al Quirinale, fosse lì in chiesa per l’ultimo saluto ad un ragazzo morto in situazioni tragiche. Era in mezzo alla gente, come piace a lei. Era a suo agio ed è stata in piedi per tutto il tempo, partecipando al funerale in silenzio e commuovendosi. E non poteva essere altrimenti. E’ una mamma, sicuramente si è immedesimata e, vedendola lì, avrà fatto di tutto pur di esserci.
Ma la sua presenza all’interno della chiesa non poteva passare inosservata per così tanto tempo, anche perché attorno a lei, seppur in modo composto, c’era sempre un po’ di movimento da parte della sicurezza che si era messa a cerchio per proteggere e controllare la Premier stessa, il suo staff ma anche Francesco Lollobrigida, deputato ma da oggi anche Ministro dell’Agricoltura, che gli è accanto. Entrambi visibilmente commossi e sconvolti, soprattutto la Meloni che a stento trattiene le lacrime, appena Daria e Paola Di Caro, rispettivamente sorella e mamma di Francesco, hanno ricordato il loro caro.
L’abbraccio tra la Meloni e la famiglia di Francesco Valdiserri
Ci sono stati tanti moment che hanno toccato il cuore come spesso avviene nei funerali. E tante persone appena si sono accorte che c’era Giorgia Meloni, cattolica credente e praticante, non si sono trattenute e sono andate da lei, tanti sorpresi e tanti altri commossi e orgogliosi di vederla lì, in mezzo a loro. “Si faccia abbracciare, è bellissimo che lei sia qui, stento a crederci, grazie“, gli fa un signore anziano che le prende la mano e la bacia in modo affettuoso. Lei ringrazia e saluti tutti compostamente. “Non vorrei romperle le scatole, sono di sinistra, ma lei mi ha conquistato e commosso, ma non da oggi, oggi mi ha solo confermato che è una persona straordinaria, vederla qui è un gesto meraviglioso che fa nei confronti della famiglia ma di tutti noi. Buona fortuna per il suo lavoro e ancora complimenti“, gli dice un ragazzo commosso. Lei ringrazia. Ma di politici ce ne sono tanti, c’è Enrico Letta, anche perché la moglie lavora al Cor Sera e conosce bene la mamma di Francesco Paola Di Caro, giornalista come il papà Luca Valdiserri. C’è il presidente del Senato La Russa, la ministra Bernini, Tajani, Mara Carfagna e tanti altri. Nel frattempo il gruppo con cui suonava Francesco Valdiserri, suona e canta una canzone scritta da lui stesso, e anche qui trattenere cuore, lacrime e disperazione non si riesce.
Il funerale sta per concludersi e Giorgia Meloni ci tiene a dedicare un abbraccio e a porgere le condoglianze di persona ai due genitori. Non vorrebbe disturbare, vorrebbe restare lì nell’ala destra della Chiesta in disparte e assistere fino alla fine all’uscita del feretro, ma ci tiene troppo e va verso di loro. Si mette in fila e aspetta che i due genitori salutino e abbraccino amici e famigliari. Poi l’abbraccio con Luca che la ringrazia tantissimo e si dicono alcune cose, poi l’abbraccio commuovente tra la Premier e Paola, la mamma di Francesco. Un abbraccio durato diversi minuti, con entrambe che piangono. La Premier, sempre con rispetto, li abbraccia ancora e lascia la Chiesa, ma senza fare rumore, senza clamore. In silenzio così come era arrivata. La gente fuori la Chiesa appena la vede, la riconosce e la saluta e ringrazia. Lei, Giorgia, ancora in lacrime, sale in macchina e va via.
