Smartphone e tablet, arriva la stangata: ecco quanto pagheremo di più

Un’altra brutta notizia per le famiglie italiane: dopo benzina, luce e gas, anche le bollette del telefono (e di internet) aumenteranno

La luce, il gas, i prodotti ai supermercati, i macchinari… tutto, alla luce della guerra, è aumentato a dismisura. Le famiglie italiane, già ampiamente provate dai due anni di pandemia, sono state costrette a fare i conti con problemi seri dovuti ai rincari. Oggi, alle situazioni già complicate, si aggiunge un nuovo rincaro, destinato a pesare sulle tasche degli italiani.

Anche le tariffe telefoniche sono destinate ad aumentare. Le bollette del telefono (compreso internet) saliranno nei prossimi mesi e stavolta il rincaro non ha nulla a che fare con la guerra. Si tratta di una semplice (e inspiegabile, alla luce della situazione attuale) speculazione. La delibera dell’Agcom parla chiaro: l’autorità  garante delle comunicazioni sta studiando un provvedimento per ritoccare  al rialzo i prezzi che gli operatori pagano per utilizzare la rete fissa.

Si tratta di un provvedimento studiato per favorire la migrazione verso la fibra. A subire l’aumento sarebbero gli utenti che hanno una rete fissa in rame. Cosa accadrà nei prossimi mesi? Difficile dirlo. Al momento infatti gli aumenti sarebbero solo in bozza di consultazione. Ma in caso di conferma le aziende di telefonia sarebbero costrette a subire dei costi importanti. Che, purtroppo, verrebbero scaricati sui clienti finali. L’ennesimo smacco alle famiglie italiane in un periodo molto complicato e già alle prese con i rincari dei prodotti e dell’energia.

Aumento del 9%

Dopo gli aumenti della benzina, del gas, delle bollette e in vista di un periodo molto complicato, pensare di aumentare anche le bollette telefoniche, sembra uno schiaffo clamoroso a tutti gli italiani, già alle prese con difficoltà enormi. Leggendo nella bozza di consultazione l’aumento è stato quantificato in un 9%. Secondo le previsioni, nel 2023 il canone mensile per la rete in rame aumenterà: il servizio ULL – ovvero l’affitto del cosiddetto “ultimo miglio” (il cavo che dalla centrale telefonica arriva in casa) passerà da 8,9 a 9,7 euro al mese. Maggiore sarà l’aumento del servizio SLU, che consiste nell’utilizzo del filo di rame che congiunge l’armadio stradale all’abitazione: in questo caso il rincaro è stato quantificato nel 23%.

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