Amazon ha avviato la prima denuncia penale in Italia contro le recensioni false, giudizi positivi in cambio di rimborsi sugli acquisti
Nel mirino della società di e-commerce una rete di persone disposte a comprare prodotti sul portale dell’azienda e a pubblicare giudizi favorevoli in cambio di un rimborso totale dei propri acquisti. Potrebbe scattare anche la denuncia per truffa.
Si chiama boosting, letteralmente “rafforzamento” ed è un nuovo fenomeno a metà tra la concorrenza sleale e la pubblicità ingannevole che colpisce l’e-commerce, false recensioni positive, pubblicate non da acquirenti reali, ma da lavoratori appositamente pagati da agenzie che forniscono questo servizio alle aziende.
Presentata una denuncia penale
Amazon, la più grande azienda di e-commerce del mondo, ha presentato in Italia la sua prima denuncia penale, a livello europeo, contro le recensioni false in cambio di denaro o prodotti gratuiti. Queste condotte possono integrare reati per i quali sono previste pene detentive e pecuniarie. Le recensioni false sul web sono veri e propri reati puniti dalla legge, sostituzione di persona, truffa e diffamazione sono alcune delle possibili condotte che possono portare l’autore in tribunale e costringerlo a sborsare ingenti somme di denaro a titolo di risarcimento danni. L’azione promossa da Jeff Bezos si compone di due procedimenti, insieme ad altre 10 nuove azioni legali recentemente avviate negli Stati Uniti che sono volte a individuare e bloccare gli operatori che attualmente gestiscono più di 11.000 siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle false recensioni.
Amazon fa sul serio
“Assicurare questi malfattori alla giustizia attraverso azioni legali e denunce penali è una tra le tante iniziative importanti con cui proteggiamo i clienti affinché possano fare acquisti in tutta tranquillità”, ha dichiarato Dharmesh Mehta, Vice President of Selling Partner Services di Amazon, la denuncia depositata in Italia prende di mira uno dei principali broker che vendono recensioni false grazie a una rete di persone disposte a comprare prodotti su Amazon e a pubblicare recensioni a 5 stelle in cambio di un rimborso completo dei loro acquisti. Contro il famigerato boosting si sono schierate tutte le associazioni dei consumatori che infatti hanno accolto molto favorevolmente l’iniziativa di Amazon in Italia, auspicando un giro di vite che stronchi questa pratica, a questo punto diventata illegale.