Jeffrey Dahmer era davvero un mostro? La risposta è sconvolgente

La serie tv dedicata al serial killer denominato il mostro di Milwaukee, ha riportato in auge le discussioni su di lui: la verità fa paura

Tra le serie tv più viste dell’ultimo periodo c’è sicuramente quella dedicata ad uno dei serial killer più feroci e conosciuti: Jeffrey Dahmer. La sua è una storia fatta di omicidi e di violenze inaudite, tanto da fargli guadagnare il soprannome di mostro di Milwaukee. Ha commesso diciassette omicidi  tra il 1978 e il 1991 con metodi particolarmente cruenti (contemplando atti di violenza sessuale, necrofilia, cannibalismo e squartamento). Nella serie tv è analizzata nel dettaglio la sua vita e i suoi movimenti, fino all’arresto, arrivato grazie ad un uomo che è riuscito a fuggire dalla sua abitazione e a dare l’allarme.

Dahmer fu arrestato e condannato nel 1992 all’ergastolo. Ma dopo soli due anni venne ucciso in carcere da un altro detenuto, che soffriva di  schizofrenia, Christopher Scarver. Sulla figura di Dahmer si è spesso discusso: per molti era un mostro, una belva senza cuore, capace di uccidere, smembrare e mangiare le sue vittime. Altri la pensano in modo completamente diverso.

Per alcuni psicologi che ne hanno analizzato il comportamento, Dahmer era una persona quasi invisibile al resto della società. I suoi modi di fare, l’atteggiamento spesso remissivo, portavano anche le sue future vittime a fidarsi di lui. La serie tv ha sottolineato come il killer poteva essere fermato: un giudice (nonostante fosse stato fermato per aver violentato un minore) lo ha lasciato libero, un altro ha chiuso un occhio quando venne arrestato per atti osceni in luogo pubblico: per non parlare dei due poliziotti Balcerak e Gabrish, chiamati per un ragazzino dai tratti asiatici sanguinante in strada, che non solo non credono alla vittima, ma lo riportano dal suo aggressore.

Nella fiction viene descritta minuziosamente tutta la vicenda che riguarda Glenda Cleveland, la vicina di casa di colore (nella realtà abitava nel palazzo di fronte) che in tutti i modi ha cercato di avvisare le forze dell’ordine. Ma tra il crederle e dare fiducia a Dahmer, le autorità si sono schierate dalla parte dell’uomo alto, biondo e con gli occhi chiari. Che, particolare di non poco conto, ha continuato a dare sfogo ai suoi istinti anche a causa della cecità di chi avrebbe dovuto fermarlo.

Jeffrey Dahmer: chi è il vero mostro?

Jeffrey Dahmer – Youtube –

Il ritratto che la rivista Wired regala di Dahmer è piuttosto eloquente: “Jeffrey Dahmer era un omicida seriale che ha sfruttato la distrazione degli altri per muoversi indisturbato dove la polizia non andava a controllare. Infatti aveva scelto di vivere agli Oxford Apartments, a maggioranza afro americana, perché sapeva bene che lì non sarebbe stato disturbato. Era un diverso tra i diversi nell’America degli anni Novanta, razzista fino al midollo ma attenta a mantenere le apparenze con un perbenismo e una rispettabilità di facciata”La domanda sorge quindi spontanea: era lui o il mostro o lo sono stati tutti quelli che avrebbe potuto e hanno deciso di non intervenire per aiutarlo e fermarlo?

 

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