La rivelazione di Ilaria D’Amico: “Ha preso il mio posto all’improvviso”

La conduttrice tv, pronta a tornare in onda, svela un particolare della sua vita: “Successe tutto all’improvviso”

Ilaria D’Amico è uno dei volti più conosciuti della televisione italiana. Ha lavorato per anni in Rai, poi a La7, prima di diventare il volto dello sport a Sky. Un successo dopo l’altra, collezionato grazie ad una capacità innata di saper coniugare professionalità, competenza e simpatia. Nella sua vita il calcio e lo sport ha sempre recitato un ruolo predominante. Prima alla Giostra del Gol, in Rai, poi come volto della serie A e della Champions a Sky.

Il calcio le ha cambiato la vita e le ha dato anche la possibilità di conoscere il suo compagno: Gigi Buffon, ex portiere della Juventus e della Nazionale, con la quale si è laureato nel 2006 campione del Mondo. Ilaria D’Amico è entrata nel cuore di Buffon e da allora i due fanno coppia fissa. Ora la giornalista romana è pronta al ritorno in Rai, con un nuovo programma di intrattenimento. In una lunga intervista ha ricordato alcuni retroscena lavorativi e non solo. Come quando subì un vero e proprio furto in termini di gruppo di lavoro.

Mi sembra ieri, era il 2006, quando Corrado Formigli prese il mio posto a La7 in corsa perché Sky mi fece l’esclusiva. Corrado ereditò tutta la mia squadra di autori che lavorano su un racconto anche ironico dei fatti; e ci aggiunse la sua abilità nel reportage. Mi incuriosisce, ora tornare in Rai con una donna, Giorgia Meloni, per la prima volta a Palazzo Chigi; credo sia una grande occasione per il Paese. Mi auguro che prevarrà il merito, anche a viale Mazzini”.

“Arbore, uno sliding doors”

Sulla sua storia professionale: “Ho frequentato la Rai di fine anni 90, quella di grandi professionisti come Freccero. Prima ancora facevo La giostra del gol, quattro anni al fianco di Gianfranco De Laurentiis. Pensa che scuola. Mai stata oggetto di lottizzazione. Poi sono andata a Sky che aveva dinamiche meritocratiche molto americane. Arbore è l’uomo delle mie Sliding Doors. Io ero una semplice studentessa di giurisprudenza (il metodo di studio delle pratiche mi è servito nelle inchieste) che voleva fare l’avvocato internazionalista. Renzo era un amico di famiglia; lo frequentavo a casa del suo autore storico, Armando Santoro che aveva sette figli uno dei quali era per me un fratello. Un’emozione fu quando Renzo mi lasciò un messaggio in segreteria e mi prese a Rai International di cui fece il direttore artistico. Dopo quattro mesi litigò e se andò. Io, invece, lì rimasi”.

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