Un diciottenne ha chiesto al suo idolo di scattare un selfie dopo la partita dell’Olimpico, decisa da un gol di Osimhen
Un selfie con il suo idolo gli è costato il lavoro. È la storia di uno steward in servizio all’Olimpico, durante e dopo la partita Roma-Napoli, andata in scena domenica scorsa. Il ragazzo, 18 anni, di Frattaminore, è “innamorato” di Victor Osimhen e domenica sera, mentre era in servizio nell’area riservata alle famiglie dei calciatori, fuori dalla Tribuna d’Onore e dalla Tribuna Monte Mario. Lì i calciatori, una volta usciti dagli spogliatoi e dalla zona interviste, si dirigono per incontrare i propri cari e poi lasciare l’impianto del Foro Italico. Matteo, in servizio per la prima volta, ha deciso di avvicinare il giornalista nigeriano Oma Akatugba (grande amico di Osimhen), che si trovava in una zona non accessibile, per domandargli che cosa stesse facendo.
La storia di Matteo, chiede un selfie a Osimhen e viene licenziato
Quando il giovane ha compreso che stava parlando con una persona molto vicina al suo idolo, non ha resistito alla tentazione di poter chiedere al giocatore una foto ricordo. Osimhen, dopo aver chiacchierato qualche minuto con Tammy Abraham, ha parlato con Akatugba e non ci ha pensato due volte nel concedere a Matteo quel selfie tanto agognato: ”Le mie mani tremavano, il mio sogno era diventato realtà”, le parole del diciottenne a Serieanews. A rompere l’idillio è arrivato però la responsabile di turno, che vista la scena ha ordinato subito a Matteo di riconsegnare il badge e la pettorina.
Il motivo? Il regolamento impedisce agli steward di parlare con i calciatori. L’episodio ha irritato anche Osimhen che ha chiesto spiegazioni e ha provato a difendere il giovane: “He’s my brother, è qui con me. Perché fai così?”, avrebbe detto il nigeriano. Osimhen, scioccato anche dalla paga degli steward per una sera di lavoro, si è impegnato a trovare al suo grande tifoso un nuovo lavoro. Matteo ora non potrà più prestare servizio per le partite casalinghe della Roma.