Morte Luana D’Orazio, oggi processo: la decisione del pm spiazza i parenti

Morte Luana D’Orazio, nella giornata di oggi si è verificato il processo. La decisione da parte del pm ha completamente spiazzato i parenti della vittima

Murale dedicato a Luana D'Orazio
Murale dedicato a Luana D’Orazio (Ansa Foto)

Nella giornata di oggi, giovedì 27 ottobre, si è tenuto a Prato il processo per quanto riguarda la morte di Luana D’Orazio, la giovane morta stritolata da un macchinario dopo essere stata trascinata dentro gli ingranaggi dal subbio dell’orditoio che le ha schiacciato il torace in pochi secondi.

Durante l’udienza preliminare gli avvocati (Alberto Rocca e Barbara Mercuri) degli imputati Luana Coppini e Daniele Faggi, ovvero i titolari dell’azienda dove lavorava la vittima, hanno proposto un patteggiamento a due anni visto che i familiari della ragazza sono stati risarciti per 1 milione e 100mila euro. Le richieste di patteggiamento, da parte della difesa, erano: un anno e sei mesi per Faggi e due anni per Coppini.

Luana D’Orazio, pm accetta patteggiamento. La mamma: “Forse non ha figli

Le parole a caldo della mamma di Luana D'Orazio
Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio (Ansa Foto)

Non è finita qui visto che il pm Vincenzo Nitti ha dato il suo ‘via libera’ per quanto riguarda il patteggiamento. Il giudice Francesca Scarlatti darà la sua risposta per le ore 15. Delusa e arrabbiata la madre di Luana, Emma Marrazzo. Queste sono state le parole che la donna ha rilasciato subito dopo la decisione da parte del pubblico ministero: “Se la vita di mia figlia vale due anni, mi rimetto a quello che decideranno. Non so se il pm ha figli…“.

In conclusione, sempre durante l’udienza, si è parlato anche della posizione da parte del tecnico Mario Cusimano. Quest’ultimo pare che non abbia richiesto riti alternativi. Al processo presente anche la società dell’orditura in qualità di persona giuridica. L’avvocato Gabriele Capetta ha chiesto un patteggiamento anche per la società (sanzione di 10.300 euro). Anche in merito a questo il giudice dovrà rivelare la sua decisione.

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