Governo, questione contanti: chi si è schierato dalla parte della premier Meloni e chi invece ha mostrato più di un dubbio a riguardo?
Oramai nel mondo della politica non si sta parlando d’altro se non della questione relativa ai contanti. Il governo vorrebbe aumentare il tetto per il cash, mentre la sinistra è assolutamente contraria e parla di “arma di distrazione di massa” esprimendo i propri dubbi su possibili controlli fiscali. A quanto pare, però, l’unica cosa certa è una sola: l’abbassamento del tetto a 1000 euro che era stato varato già dal governo Conte con tanto di entrata a partire dal 31 gennaio del prossimo anno.
Ad essere d’accordo in merito a questa opzione alcune prese di posizione della Banca Centrale Europea. A riportare il tutto ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘Il Messaggero‘. Direttamente dalle parole di Fabio Panetta che conferma come le banconote siano l’unica soluzione per poter garantire l’inclusione finanziaria di ampi strati della popolazione. Non solo: a quanto pare ben 13,5 milioni di adulti non hanno un conto bancario e che pagano solamente in contante.
Governo, questione contanti: Bce si schiera con Meloni
Il Consiglio direttivo della Bce, nel 2020 ha varato la strategia dell’Eurosistema 2030 per il contante. L’obiettivo principale? Quello di assicurare una offerta di contante per soddisfare la domanda di banconote in euro in ogni circostanza e per qualsiasi importo. Il possobile innalzamento del tetto potrebbe essere una buona notizia per i consumi.
Non è un mistero che il nostro Paese non sia affatto un amante del pagamento elettronico. Basti pensare che l’idea del governo Conte con il ‘Cashback‘ non ha avuto i risultati sperati. Con tanto di messaggi e pubblicità che non sono serviti granché. Adesso, però, resta il problema di convincere la sinistra che sta creando più di un grattacapo. La Bce, invece, è dalla parte del governo: si cercherà di trovare una mediazione sui 5000 euro.