Dal delisting, alla blockchain, alla nuova policy sulla moderazione dei contenuti: cosa sappiamo finora delle novità che saranno introdotte dal tycoon di Pretoria
Non ha atteso neanche la comunicazione formale, che già Elon Musk aveva liquidato mezzo board e l’avvocato a capo della struttura che si occupava dei ban. La seconda vita di Twitter è già cominciata: il tycoon di Pretoria ci lavora da almeno sei mesi. Forse anche prima. ll prossimo passo? È dietro l’angolo e si chiama delisting. Ieri è stata depositata la comunicazione alla SEC. L’8 novembre Twitter sarà fuori dalla borsa (dove era arrivata nel 2013). Era tra le idee di Musk, messe nero su bianco, tweet su tweet sarebbe il caso di dire.
I vantaggi? Le società non quotate non sono tenute a rendere pubblici i loro dati finanziari, sono soggette a un controllo normativo inferiore e possono essere tenute sotto controllo in modo più efficace dal proprietario. Ma cos’altro succederà al social, ora che l’uccellino è libero? Blockchain, servizi premium, liberi di dire (ma senza esagerare), una società più snella (leggi, meno dipendenti. Oggi ne conta 7500), il sogno di una super app potrebbero essere le parole chiave del nuovo Twitter. Solo che saranno mescolate in modo imprevedibile.
Le nuove regole e i nuovi proprietari
Nella cordata di investitori che hanno sostenuto Musk nell’acquisizione di Twitter c’è anche Binance. L’exhange di criptovalute ha messo sul tavolo 500 milioni di dollari. Binance farà parte di un team che scriverà la nuove regole e che interverrà sul nodo chatbot e spam (centrale nel progetto di Elon Musk) facendo leva sulla blockchain, e porterà l’esperienza maturata nel settore delle criptovalute. “Siamo entusiasti di poter aiutare Elon a realizzare una nuova visione per Twitter. Miriamo a svolgere un ruolo nell’unire social media e Web3 al fine di ampliare l’uso e l’adozione della tecnologia cripto e della blockchain” ha detto Changpeng Zhao (CZ), fondatore e CEO di Binance.
Tra i progetti di Musk c’è fornire servizi in abbonamento, ottenendo entrate direttamente dagli utenti invece di fare affidamento esclusivamente sugli inserzionisti. Un’idea? Dare agli utenti la possibilità di utilizzare Twitter senza vedere annunci se hanno pagato una quota. Il nodo della moderazione dei contenuti. Musk aveva promesso di trasformare Twitter, allentando le regole di moderazione dei contenuti, incorporando nuove tecnologie e rendendo il suo algoritmo più trasparente. Sulla piattaforma repubblicani e personalità dei media conservatori non a caso hanno celebrato la nuova proprietà. Il numero di follower di diversi account Twitter di destra è salito alle stelle. E l’ex presidente Donald J. Trump, a cui è stato vietato l’accesso a Twitter l’anno scorso, ha utilizzato la propria piattaforma social per dichiararsi “molto felice che Twitter sia ora in buone mani”. Non è ancora certo cosa farà il tycoon (potrebbe decidere dopo le elezioni di midterm).