Roma, morte Filippo Felici: svelato il motivo della sua uccisione

Roma, spuntano altri dettagli che riguardano la morte di Filippo Felici: svelato il motivo della sua uccisione che è avvenuta una settimana fa

Roma, svolta nelle indagiini sull'uccisione di Filippo Felici
Carabinieri (Ansa Foto)

A quanto pare si stava preparando per lasciare la Capitale. Tanto è vero che si era nascosto a casa di una amica per far perdere completamente le proprie tracce di sé. La stessa che, tra l’altro, è già conosciuta alle forze dell’ordine per stupefacenti: adesso rischia una denuncia per favoreggiamento. Al Tuscolano, però, nei pressi di quell’appartamento si erano presentati gli agenti della Squadra Mobile che lo hanno fermato dopo che erano state avviate le prime indagini.

Così è stato arrestato Daniele Piancatelli, 24 anni, accusato di aver ucciso la scorsa settimana Filippo Felici. Una volta arrivato davanti al gip ha scelto la strada del silenzio. Ricordiamo che la vittima era stato ucciso in via Publio Rutilio Rufo con varie coltellate alle spalle: era stato ritrovato in una pozza di sangue la notte di mercoledì scorso. La cosa certa è che il suo arresto è stato convalidato, così come decido dal pm Edoardo De Santis.

Roma, omicidio Filippo Felici: svolta nelle indagini

Roma, svolta nelle indagiini sull'uccisione di Filippo Felici
Carabinieri (Ansa Foto)

Per Piancatelli si sono aperte inevitabilmente le porte del carcere di Regina Coeli. Sono riusciti ad arrivare a lui grazie alle testimonianze e soprattutto le immagini di videosorveglianza: a trarlo in inganno i numerosi tatuaggi. Possibile che il movente sia stato un regolamento di conti per motivi di droga. A quanto pare l’omicida avrebbe rubato degli stupefacenti alla vittima. Tanto è vero che erano partite le minacce sia da una parte che dall’altra. Gli agenti hanno ispezionato anche la casa dove la vittima abitava e sotto al lavatoio sono stati trovati 500 grammi di cocaina e 400 di hashish.

A quanto pare la famiglia non sapeva nulla di tutto questo e piange la sua scomparsa. Per gli inquirenti è andata così: l’omicida ha chiamato Felici. Oltre alla droga lavorava in una pizzeria a taglio a Colli Albani: la vittima esce dal portone di casa ma viene aggredito alle spalle da Piancatelli con un coltello da cucina. Successivamente viene preso a calci fino a quando il suo cuore non smette di battere.

 

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