Il giocatore del Barcellona, dopo i problemi con Shakira, è diventato protagonista di una nuova vicenda extra-calcistica molto particolare. L’argomento è un investimento immobiliare che si è rivelato più complicato del previsto
Ancora altri problemi per Gerard Piqué. Dopo aver riempito le pagine dei giornali di cronaca rosa per la fine della sua relazione con Shakira, il giocatore del Barcellona adesso è stato protagonista inconsapevole di una nuova vicenda che non ha niente a che vedere con il terreno di gioco. Risale al 2015 infatti un investimento immobiliare da parte dello spagnolo, che ha comprato un terreno da 20 milioni di euro nella città del sud della Spagna, Malaga, per costrure un albergo di lusso nella Costa del Sol, una zona molto turistica.
A partire da quel momento sono iniziate tutte le pratiche burocratiche e una volta ottenuta l’approvazione del progetto edile è stato necessario l’abbattimento di un cinema per avviare gli scavi nel terreno. Ecco, è in questo momento che è stato scoperto un qualcosa di totalmente inaspettato: nel terreno in questione sono stati rinvenuti almeno quindici tombe, che hanno inevitabilmente portato allo stop immediato dei lavori.
Piqué, un cimitero nel suo terreno
Con esso sono partite le indagini, che hanno portato alla luce l’esistenza in quel terreno di una “delle più grandi necropoli di tutta la Spagna“, che secondo gli archeologi risalirebbe al 15esimo secolo. Alla fine sono in tutto 250 le tombe scovate nella necropoli di Malaga, che hanno costretto Piquè a rimandare i lavori di costruzione del resort a cinque stelle. La zona sarà infatti oggetto di ulteriori studi da parte degli storici spagnoli, anche se in vista del 2023 potrebbero esserci delle novità: “Forse le tombe non sono mai state utilizzate e dunque non sono abbastanza preziose per essere conservate“, ha spiegato l’archeologo incaricato degli scavi.
