L’Ucraina per arrivare alla fine del conflitto chiede sempre il ritorno ai confini del 1991. Ecco cosa significa.
La guerra in Ucraina va avanti ormai da oltre otto mesi e la pace sembra essere ancora lontana. Se la Russia non ha mai chiuso la porta ad un negoziato, l’Ucraina continua a non volersi sedere al tavolo per due motivi. Il primo ripetuto più volte da Zelensky è quello della presenza delle truppe russe nel territorio ucraino. Il secondo riguarda la volontà da parte di Kiev di ritornare ai confini del 1991. Quest’ultima, almeno secondo quanto riferito insideover.ilgiornale.it, è una delle condizioni fondamentali per poter parlare di pace.
Ma quali sono questi confini? Per spiegarlo bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare alla fine dell’Unione Sovietica. La caduta dell’URRS portò l’Ucraina ad essere un nuovo stato indipendente ereditando i confini dell’ex Repubblica Socialista Sovietica (compresa la Crimea).
Bisogna precisare, inoltre, che all’epoca il confine tra Russia e Ucraina era semplicemente una linea amministrativa. Da quel momento, però, Kiev si impegnò a stabilire un confine adeguato.
I diversi accordi tra Ucraina e Russia
Russia e Ucraina in questi ultimi anni hanno firmato diversi accordi. Il primo fu quello di Minsk (1991). Intesa che mise definitamente fine all’Unione Sovietica e formò per la prima volta una Comunità di Stati Indipendenti, con l’obiettivo di garantire ai propri cittadini uguali diritti e libertà.
L’altra svolta in questo percorso di indipendenza ucraina arrivò nel 1994 con il Memorandum di Budapest. In questo caso l’accordo vietava alla Russia, al Regno Unito e agli Stati Uniti di minacciare o usare la forza militare o la coercizione economica contro Ucraina, Bielorussia e Kazakistan. Intesa che portò che questi tre Stati a rinunciare agli arsenali nucleari.
La conclusione di questo percorso è arrivata nel 1997 con il Trattato sull’Amicizia. Per la prima volta la Russia ha riconosciuto l’Ucraina come Stato uguale e sovrano, con i firmatari che si sono impegnati a rispettare l’integrità territoriale dell’altro e l’inviolabilità dei confini esistenti. Inoltre, questo accordo impediva ad entrambi i Paesi di invadere l’altro e dichiarargli guerra.
Negli ultimi anni, però, ci sono state altre novità, come il Trattato sul confine di Stato Russia-Ucraina, che hanno definitivamente cancellato quanto deciso in precedenza.