Incidente Treviso, morte Mirian: la decisione del giudice spiazza tutti

Incidente Treviso, morte di Mirian Ciobanu: la decisione del giudice ha lasciato tutti spiazzati e a bocca aperta

Incidente Treviso, incredibile decisione del giudice
Incidente Pieve del Grappa (Ansa Foto)

Pochi giorni fa la terribile notizia della morte della 22enne Mirian Ciobanu. Il tutto è accaduto il 31 ottobre a Pieve del Grappa (provincia di Treviso) quando la ragazza, dopo aver litigato con il suo fidanzato, aveva deciso di lasciare casa sua e andarsene a piedi. Purtroppo ha incontrato la morte. In merito a questa vicenda è stato arrestato Alessandro Giovanardi, il conducente dell’auto: era stato sottoposto a test dell’alcol e del sangue che avevano dato esito positivo (tre volte superiore al limite consentito, nel sangue trovate tracce di cannabinoidi).

Nel frattempo, però, è arrivata la notizia che ha spiazzato completamente tutti ed arriva direttamente dal giudice, Cristian Vettoruzzo. In seguito alle indagini preliminari, subito dopo l’interrogatorio che si è svolto nella giornata di ieri, ha deciso di accogliere le richieste del pubblico ministero Mara De Donà. In cosa consiste? Che può ritornare a casa. Il tutto mentre è accusato di omicidio stradale aggravato.

Con una particolarità: nelle ore notturne non può uscire di casa (19:30-05:30). Insomma, può andare a lavoro e poi rientrare nella sua dimora nel comune di San Zenone degli Ezzelini. A spiegare questa decisione è stato il procuratore di Treviso, Marco Martani: “Queste misure cautelari fanno riferimento esclusivamente ad alcune prescrizioni che sono il pericolo di fuga, l’inquinamento delle prove e la pericolosità sociale“. Già nella serata di ieri il ragazzo ha lasciato il carcere di ‘Santa Bona’.

Incidente Treviso, morte Mirian: libero il conducente

Liberato il conducente dell'auto che ha investito la 22enne
Miriam Ciobanu (Ansa Foto)

Durante l’interrogatorio, insieme agli avvocati che lo difendono Luca Milano e Greta Gusi, il colpevole ha raccontato quello che è successo alle 4 di notte. Ha raccontato che alla guida si sentiva lucido e di non essersi accorto della ragazza che non aveva visto: “Forse correvo un po’ troppo, ma lei stava in mezzo alla strada. Ho iniziato a frenare solo dopo l’impatto perché era impossibile accorgersi della sua presenza”.

I carabinieri, invece, hanno evidenziato che il giovane stesse percorrendo quella strada a 130 chilometri all’ora. Più del doppio della velocità. In merito a questo si è “giustificato” dicendo: “Lì la strada è leggermente in discesa ed è facile accelerare. Lei stava camminando in centro strada e vestita di nero. Non so perché si trovasse lì, tra l’altro strada priva di illuminazione“.

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