Il Pd è a favore o contrario ai rave party? Difficile rispondere a questa domanda visto che in un anno ci sono state due versioni.
Il tema rave party continua a far discutere. La decisione da parte del governo Meloni di mettere in campo delle misure più restrittive nei confronti di questi eventi ha provocato una dura reazione da parte delle opposizioni. In particolare, il Pd si è scagliato contro il ministro Piantedosi, ma le critiche arrivate dai dem sembrano essere soprattutto ideologiche.
Come ricordato da Il Giornale, già a novembre 2021 la ministra Lamorgese aveva aperto all’ipotesi di “un intervento normativo sui rave per rafforzare il sistema di prevenzione e di contrasto”. Parole che, a differenza di quanto successo in questi ultimi giorni, non hanno provocato nessuna reazione da parte del Partito Democratico.
Da qui l’ipotesi che l’attacco del Pd al governo Meloni ha un significato ideologico. L’ennesimo esempio di un partito davvero in difficoltà e che rischia, come alla fine testimoniano i sondaggi, un nuovo crollo di consensi nelle prossime settimane.
Rave party, anche la Lamorgese pensava ad un decreto per limitarli
La questione rave party era finita sul tavolo del Viminale già durante lo scorso governo. E ad aprire ad un decreto per limitare questi eventi era stata proprio Luciana Lamorgese in un’intervista a Il Messaggero rilasciata il 7 novembre 2021.
“Il ministero dell’Interno – aveva dichiarato l’ormai ex inquilina del Viminale – sta lavorando ad un’ipotesi di fattispecie criminosa che consenta di disporre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari per l’organizzazione dell’intrattenimento e che preveda l’obbligo del ripristino dei luoghi“. Parole che sembrano anticipare quanto fatto dal ministro Piantedosi qualche giorno fa.
Nessuna differenza di linea, quindi, tra i due governo sui rave party. E per questo motivo non si capiscono le critiche arrivate dal Pd al nuovo titolare del dicastero degli Interni.