Vincenzo D’Amico: “Sarri e la squadra sembrava che ci stessero facendo un favore”

L’ex capitano biancoceleste dopo l’eliminazione in Europa League: “I calciatori sembravano dire: ‘Che cogl**ni, dobbiamo giocare questo giovedì”

Campione d’Italia con la Lazio di Maestrelli nel 1974, leader della squadra  negli anni più difficili della storia biancoceleste e bandiera indiscussa della tifoseria. Vincenzo D’Amico è uno dei calciatori più amati dal pubblico laziale. Con le sue giocate ha fatto innamorare i tifosi; con i suoi giudizi pungenti ha saputo conquistare la critica. “Cosa penso dell’eliminazione in Europa League? Non mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra. Sembrava che ci stessero facendo un piacere a giocare”.

Lazio, D'Amico
Vincenzo D’Amico critica i calciatori della Lazio – Ansa –

Un atteggiamento che hai visto in tutte le altre gare europee?
“Salvo solo il primo tempo di ieri. Per il resto, quando guardavo i calciatori giocare era come se dicessero: ‘Che cogl**ni, dobbiamo giocare sta partita’. E non può essere accettabile”.

I risultati sono stati figli dell’atteggiamento?
“Non dovevamo mai arrivare a giocarci l’ultima partita decisiva in casa del Feyenoord, in un girone di squadre sconosciute. Sai, arrivi terzo dietro Borussia Dortmund e Manchester United, lo accetto. Chiudere dietro Midtjylland, Feyennord e a pari punti con lo Sturm Graz è inaccettabile”.

Più colpevole l’allenatore o i giocatori?
“L’allenatore per me non si discute. Ma forse stavolta certe scelte di formazione non sono state corrette. Ad esempio, Luis Alberto perchè non ha giocato?

Era in panchina.
“Spero che sia rimasto fuori per preservarlo in vista del derby. Questo potrebbe essere l’unico motivo che mi permetterebbe di giustificare il suo mancato utilizzo. Altrimenti la scelta, nel momento in cui ti manca anche Immobile, sarebbe insensata”.

Vincenzo D'Amico
Vincenzo d’Amico in esclusiva a Notizie.com – Ansa –

Molti pensano che l’Europa per Sarri sia un fastidio.
“La Lazio vive un paradosso: lotta tutta la stagione per arrivare in Europa, per poi uscirne subito. Io non ho mai sentito Sarri dire che l’Europa League fosse un obiettivo reale. Sul quale puntare. Eppure parliamo della seconda competizione internazionale dopo la Champions.

Ora la Lazio farà lo spareggio per andare in Conference?
“Con quale spirito? Perchè il valore delle squadre che ci sono in Conference non è troppo distante dal Midtjylland, dallo Sturm Graz. Perchè ora la squadra dovrebbe giocare con uno spirito diverso?”

Domenica c’è il derby.
“La Lazio ci arriva dopo una grande delusione. Ma la delusione è nostra: loro non so quanto siano rimasti delusi, visto il modo in cui hanno interpretato tutta la competizione. Ora c’è l’obbligo di voltare pagina e di pensare solo al campionato, dove la squadra fino ad oggi ha risposto abbastanza bene”

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