L’Italia nel vino ha progetto ben chiari: il suo obiettivo è palese ed è stato anche rivelato
Che l’Italia sia uno dei Paesi che produce ottimo vino su questo non ci sono praticamente dubbi. Che voglia diffondere il suo dominio anche fuori nemmeno. Quindi? Quale è l’obiettivo principale? A rivelarlo ci ha pensato il settimanale ‘Tre Bicchieri‘: riconquistare il Giappone ed espandersi in Corea Del Sud. Fino a questo momento i segnali sono a dir poco incoraggianti. Non era del tutto scontato visto che gli ultimi due anni, per via della pandemia, hanno fatto registrare delle perdite non da poco.
Non solo: tra il 2018 ed il 2022 il Giappone ha perso la bellezza di 4 milioni di consumatori. Nel 2021, per quanto riguarda l’export italiano a valore, il Paese ha importato più di 155 milioni di euro di vini. Vale a dire un incremento dello 0.7% sul 2020. Nel 2020, anno della pandemia, sono stati persi 30 milioni di euro rispetto al 2019. Come è stato possibile questa ripresa? Per il settimanale non ci sono dubbi: “ottima performance delle tipologie di spumanti e frizzanti con aumenti del 4,7% e 14,4%“. Non cambia molti per i vini in bottiglia con 104 milioni di euro in Giappone.
Vino, l’Italia pronta a conquistare l’Estremo Oriente
Quest’anno le cose sembrano andare per il verso giusto. +27% tra gennaio e luglio (118 milioni di euro), imbottigliato al +30%. 2021: i quantitativi esportati dall’Italia ha registrato un segno meno per le spedizioni di vino italiano in Giappone (-4,1%), a quota 37,7 milioni di litri.
Un bel sospiro di sollievo per l’Italia che sta ritornando a dominare. Nel periodo che va da gennaio a luglio del 2022 le vendite hanno segnato un incremento da 22,6 a 28,2 milioni di litri. Ottime notizie anche per spumanti e frizzanti: rispettivamente +13,3% e +10,9%.