La toccante storia di Giulio: laziale, vive il derby col dottore romanista per una promessa…

L’Ospedale Bambino Gesù ha postato due foto significative dei protagonisti. La Lazio ha vinto la sfida con la Roma in campo, loro… hanno trionfato entrambi.

Hanno vinto entrambi, anche se tifano due squadre diverse. Allo Stadio Olimpico ieri pomeriggio si è giocato il derby tra Roma e Lazio, una rivalità accesa che cessa di esistere totalmente al cospetto di una storia del genere.

Giulio tifoso laziale e infermiere romanista
Le due foto con Giulio e il suo medico. Il ragazzo, laziale, ha visto all’Olimpico il derby insieme al dottore, di fede romanista (Instagram)

Toccante, commovente. Una promessa è pur sempre una promessa, anche se fatta da un tifoso “rivale”. E in casi simili vale il doppio. Un anno fa un dottore romanista aveva detto a Giulio, ragazzo laziale: “Guarisci e ti porto a vedere il derby allo stadio”. Una frase detta in un momento complicatissimo per il giovane. Quell’affermazione, dodici mesi dopo, si è concretizzata. Giulio era malato di aplasia midollare, che comporta l’incapacità da parte del midollo osseo a produrre un numero sufficiente di cellule del sangue. La conseguenza è una riduzione simultanea di globuli rossi, di globuli bianchi e di piastrine.

Il post commovente: Giulio-Asplasia midollare 1-0

Derby
La Lazio ha vinto 1-0 il derby con la Roma grazie al gol di Felipe Anderson. Una partita vissuta in Tribuna da Giulio, ragazzo laziale, e il suo infermiere romanista (Ansa Foto)

Giulio, dopo aver trascorso diverso tempo in ospedale ed essersi sottoposto al trapianto di midollo, è riuscito a vedere dal vivo la partita vinta 1-0 proprio dalla sua Lazio grazie al gol di Felipe Anderson. L’Ospedale Bambino Gesù, tramite il suo account social, ha postato due scatti degli speciali protagonisti. La prima foto con i due all’ospedale, entrambi senza capelli. La seconda seduti in tribuna, seduti vicini nonostante la differente fede calcistica. Giulio-Asplasia midollare 1-0, si legge nel post. Proprio a ribadire il gol segnato da Giulio contro la malattia. Più importante di quello realizzato dalla squadra del cuore.

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