“Mi devi obbedire”: manager 30enne vittima di revenge-porn. Ma per lui finisce male…

Un avvocato napoletano di 53 anni ha ricattato la donna prima di mostrare il materiale al presidente dell’azienda. Ma non aveva pensato alle conseguenze.

La storia inizia a Milano a fine maggio. Lei, top manager di 30 anni che lavora in una società in provincia di Roma. Lui, un importante avvocato napoletano di 53 anni. Un incontro di una notte diventa presto un ricatto con il legale che registra di nascosto il rapporto.

Revenge porn
Un incontro di una notte diventa un ricatto. Il legale di 53 anni filma tutto e poi spinge la manager 30enne a nuovi incontri. Lei rifiuta e viene licenziata (Pixabay)

Da lì la minaccia e la richiesta di altro sesso per evitare lo scandalo. Il professionista, una volta ricevuto il rifiuto, fa vedere il video al presidente dell’azienda dove è impiegata la donna. Il revenge-porn si trasforma in un licenziamento della 30enne, descritta dall’avvocato – che sta trattando affari importanti con la stessa azienda – come “una donna di basso livello, molto vicina agli ambienti dello spaccio della droga e della ricettazione”. In quel momento mostra anche uno screenshot della donna a seno nudo.

Il contrattacco: denuncia e sequestro dei dispositivi da parte degli investigatori mentre è in vacanza

Ufficio
La donna, una volta licenziata, ha denunciato l’avvocato napoletano che l’aveva ricattata prima di mostrare le foto al presidente della sua azienda (Pixabay)

E dire che in quei momenti di intimità il tentativo di riprendere il rapporto era anche stato scoperto per colpa del flash. Il legale, ammessa la volontà di riprendere tutto, aveva fatto finta di soddisfare la richiesta di lei cancellando i contenuti “scabrosi”. La donna, una volta licenziata, ha però deciso di reagire denunciando l’accaduto. Il contrattacco è rappresentato dalla denuncia per stalking e revenge-porn. I carabinieri, ad agosto, bussano all’appartamento del 53enne a Capri. Avviso di garanzia e decreto di sequestro per tablet e telefonini dell’uomo. Gli investigatori hanno immediatamente cercato il filmato hot utilizzato per ricattare la manager. “Obbedisci, mi devi obbedire”, le avrebbe detto più volte prima di passare all’azione, mostrando il materiale al presidente dell’azienda. Non aveva però pensato alle eventuali conseguenze…

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