Migranti, pugno di ferro di Macron: la Francia alza i muri

Pugno duro di Macron: arriva una decisione chiara sul rafforzamento dei confini e un’azione che fa discutere. 

La Francia ha deciso, e nelle azioni di ieri ha mostrato che la scelta di rafforzare i confini va in una direzione ben chiara.

Confine Ventimiglia
Ventimiglia, rafforzati i controlli (AnsaFoto)

A presidiare i valichi e il confine fra la Liguria e la Francia ci sono 600 agenti della gendarmeria in più, in quella che rischia di diventare sempre di più una crisi diplomatica con decisioni che l’Italia al momento incassa. I controlli saranno capillari, e secondo gli annunci della Francia i confini saranno invalicabili, con nuove disposizioni alla gendarmeria che dai pass montani alle autostrade vigila e non fa sconti a nessuno. In tal senso ieri è arrivato il primo intervento deciso, e la tensione rischia di aumentare. 

Francia, respinti 12 migranti al confine

Macron
Macron, pugno duro contro l’immigrazione © Ansa

Controlli h24, ogni giorno, su diversi punti considerati caldi. La Francia stringe le maglie e continua a lanciare appelli. Il rischio è che a Ventimiglia possa aumentare la tensione, proprio nel luogo in cui spesso arrivano migranti e in cui restano in attesa di capire le decisioni della Polizia. Nella giornata di ieri in 12 sono stati costretti a riattraversare il confine a piedi, e in una nota della Direzione generale si legge che a loro è stata “notificata la mancata ammissione in Francia”. 

A Mentone Garavan, prima stazione in Francia dopo Ventimiglia, è stato invece fatto scendere dal treno un 14enne della Guinea. Clima caldissimo quindi, soprattutto a Ventimiglia, e pugno duro della Francia che non intende fare passi indietro e sembra sempre di più una sorta di ritorsione nei confronti dell’Italia.

 

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