Udinese al tappeto e una serie di record: Spalletti chiude il 2022 da squadra strafavorita, ma quel tentativo di rimonta lo ha fatto infuriare.
Così solido da fare paura, tanto incisivo da collezionare record individuali e di squadra. Il Napoli incanta, e chiude il 2022 con l’appellativo di squadra da battere.
Non sarà semplice per nessuno, e anche con l’Udinese il solito copione non è cambiato, o meglio, si è trasformato solo in un giallo nel finale. Possesso palla, verticalizzazioni repentine, una difesa solidissima e la capacità di trasformare in rete la mole di gioco costruita. Il Napoli è tutto in questo perfetto mix, che altri al momento faticano a costruire, e che Spalletti invece ha messo insieme durante il ritiro, mostrato dopo aver alzato il sipario sulla sua nuova squadra, e fortificato giornata dopo giornata. Il risultato è nell’ennesimo rotondo successo sull’Udinese, travolta anche senza Kvaratskhelia ma con un tentativo di rimonta che non fa piacere all’allenatore.
Le reti di Nestorovski e Samardzic, giunte dopo quelle di Osimhen, Zielinski ed Elmas, hanno infatti messo paura ai partenopei, che dopo il tris si sono adagiati, e poi hanno chiuso ogni varco senza soffrire. Spalletti negli ultimi minuti ha passeggiato nervosamente, lanciato qualche urlo, ma alla fine ha avuto ancora ragione. Vittoria, primato, e una serie di record di quelli che contano.
Napoli, il finale del 2022 è un successone: quanti record
Quindici gare senza sconfitte in Serie A, 13 successi, due pareggi e 37 reti fatte con solo 12 subite. Il Napoli viaggia alla media quasi esatta di due gol e mezzo a partita, può contare su un Kvaratskhelia già da record, e sul capocannoniere del campionato che ha già in mano una serie di primati. Nella passata giornata è diventato il calciatore nigeriano più prolifico in Serie A scavalcando Simy che si era fermato a 31 reti, e in questa si è confermato implacabile goleador con un altro dato di quelli pesanti.
L’ex Lille è secondo solo a Kane in Europa per le reti segnate di testa nel 2022, ben 8 contro le 9 del bomber di Conte, ma ha giocato meno partite dell’inglese, e per medie è uno dei goleador più implacabili nei migliori campionati Europei. L’urlo di oggi al “Maradona” sancisce però il più importante dei record. I partenopei diventano la seconda squadra nella storia della Serie A ad aver vinto 13 dei primi 15 incontri di campionato. Solo la Juve ci era riuscita, e nel 2023, al rientro in campo, Spalletti potrebbe mandare in frantumi altri dati storici, con un solo obiettivo. “La capolista se ne va”, ha cantato lo stadio al novantesimo, e nel coro c’è tutta una missione che ha come obiettivo la vittoria in campionato.